(Teleborsa) – “L’emergenza sanitaria provocata dal Covid 19, ha prodotto un duro colpo a tutto il settore del cargo ferroviario e – nonostante in questi mesi le imprese aderenti alle Associazioni del Forum abbiano continuato a lavorare, garantendo la continuità di tutti i servizi dell’intero comparto – il calo del traffico ferroviario merci complessivo, registrato nei mesi di Marzo e Aprile è stato di circa il 35%”. Questo l’allarme lanciato da FerCargo nel position paper “Logistica ferroviaria e emergenza Covid-19” presentato ieri nel corso del Webinar del Forum durante il quale sono intervenuti il sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Salvatore Margiotta; il presidente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, Andrea Camanzi; il direttore Agenzia nazionale sicurezza ferrovie e infrastrutture stradali e autostradali, Fabio Croccolo; l’ad di Rete Ferroviaria Italiana, Maurizio Gentile; e il direttore generale Infrastrutture e Trasporto Ferroviario, Enrico Pujia.
“Le previsioni dei prossimi mesi fino a fine anno – si legge nel Paper – sono molto preoccupanti, il traffico continua a diminuire e non sarà recuperato nel corso del 2020”. La perdita di fatturato stimata nel periodo 1 Marzo – 30 Giugno 2020 è pari a circa 150 milioni di euro per il traffico ferroviario merci in Italia. Per quanto riguarda le attività dei Terminal ferroviari, della Manovra ferroviaria, del noleggio e della manutenzione del materiale rotabile, delle imprese aderenti alle Associazioni del Forum FerCargo, la perdita è di circa 50 milioni di euro. Nello stesso periodo di riferimento gli extra costi (sanificazione, acquisto DPI, spostamento personale operativo) ammontano, invece, a circa 20 milioni di euro per tutto il comparto cargo ferroviario.
In tale scenario sono diverse le proposte di FerCargo utili per affrontare al meglio le sfide a cui il comparto è chiamato a rispondere dopo l’emergenza sanitaria. Sul fronte del trasporto ferroviario di merci pericolose è stata rappresentata, dal Forum FerCargo, “la necessità di una chiara e forte scelta politica a sostegno di questo settore e a tutela di tutti gli attori coinvolti, viste le grosse potenzialità di sviluppo e l’importanza per il sistema Paese”. Particolare attenzione è stata dedicata anche al trasporto ferroviario merci nell’ultimo miglio. “Ragioni infrastrutturali e tecniche – si sottolinea nel Paper – rendono questa attività molto complessa e costosa, con impatto notevole sull’intero servizio. Le attività di manovra ferroviaria, dei terminal ferroviari, stanno subendo anche esse gli effetti negativi della crisi sanitaria sin dall’inizio, per questo motivo è opportuno un intervento legislativo di sostegno, sia con incentivi verso gli operatori, sia con interventi infrastrutturali per rimuovere i colli di bottiglia presenti sulla rete ferroviaria”.
Sul fronte degli incentivi piano accelerato ERTMS/ETCS, per FerCargo, l’utilizzo di un sistema di segnalamento unico in tutta Europa, porterà benefici in termini di competitività. “La transizione a tale sistema – afferma l’Associazione – sarà lunga e costosa. RFI ha predisposto un piano accelerato di attrezzaggio che permetterà a RFI un notevole risparmio nei costi di manutenzione. Il Forum FerCargo ha apprezza questa iniziativa ma il piano può essere implementato solo a fronte di supporto economico, mediante finanziamento a fondo perduto, ai possessori delle locomotive per l’attrezzaggio di tale sistema a bordo dei propri rotabili, tale sistema rappresenta per le Imprese Ferroviarie merci una voce di costo aggiuntiva senza significativi miglioramenti delle prestazioni delle locomotive esistenti”.