Un’altra giornata di passione per la lira turca, che oggi ha aggiornato i nuovi minimi storici contro il dollaro, nonostante gli sforzi concertati delle autorità per mantenere un freno al deprezzamento.
A nulla sono serviti gli interventi sul mercato valutario da parte di Ankara per frenare le speculazioni. La banca centrale turca ha prelevato milioni di dollari dalle sue riserve di valuta estera per acquistare lira e sostenerla contro il dollaro. Tutto questo mentre il regolatore del settore bancario ha ampliato la definizione di operazioni manipolative nei mercati finanziari, limitando l’accesso degli investitori stranieri con l’obiettivo di prevenire le speculazioni e vendite allo scoperto.
In mattinata, la valuta di Ankara è scesa dello 0,7% a 7,2496 dollari, superando il livello raggiunto durante la crisi valutaria del 2018. Da inizio anno, la moneta turca ha perso quasi il 18% contro il biglietto verde, la quarta peggiore performance nel mercato dei cambi dei paesi emergenti.
Fuga dei capitali stranieri
La Turchia ha oltre $ 168 miliardi di debito in valuta estera in scadenza nei prossimi 12 mesi e si affidano a finanziamenti esterni per far fronte a tali obblighi. Tuttavia, da inizio anno gli investitori stranieri hanno scaricato sul mercato oltre $ 8 miliardi dai mercati delle obbligazioni e dai mercati azionari.
Un fattore che, insieme alla forte crisi economica causata dalla pandemia di coronavirus ha finito per accumulare pressione sulla valuta.
La mancanza di fiducia degli investitori nella lira deriva anche dall’incertezza sull’estensione di una swap line ad Ankara dalla Federal Reserve per ammortizzare la riduzione delle riserve valutarie turche, dopo che un rappresentante della banca centrale hanno fatto sorgere il dubbio che dagli Usa non ci sia alcuna intenzione di tendere ancora la mano verso la Turchia.
“La Fed rimane riluttante a soddisfare la richiesta della Turchia di linee di swap in dollari a causa dell’elevato livello di politicizzazione della banca centrale turca”, ha detto alla CNBC Agathe Demarais, direttore delle previsioni globali dell’Economist Intelligence Unit. Negli ultimi anni, la banca centrale turca è diventata sempre più sotto il controllo di Erdogan, minando la fiducia nell’indipendenza delle autorità monetarie del paese.
A questo punto, gli investitori sono preoccupati per il calo delle riserve lorde della banca centrale, scese di $ 20 miliardi dall’inizio dell’anno a circa $ 86 miliardi alla fine di aprile, il livello più basso dal 2018. Preoccupazioni minimizzate ieri dal ministro del Tesoro e delle finanze Berat Albayrak, che ha affermato che le riserve della banca centrale sono “sufficienti”, escludendo così prestito dal Fondo monetario internazionale