(Teleborsa) – La firma sulla “Fase uno” dell’accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina è “importante”, ma c’è “molto lavoro” da fare. Lo ha detto la direttrice generale del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva, durante un discorso pronunciato al Peterson Institute for International Economics.
“Il commercio ha bisogno di un salto di qualità” ha aggiunto, indicando nell‘incertezza “sulle tensioni geopolitiche” il tema dell’inizio del decennio.
Georgieva ha anche ricordato che la crisi del 2008 per i giovani europei e non solo “non è mai finita”, tanto che “un giovane su quattro in Europa è a rischio povertà”.
“Le diseguaglianze di redditi e di ricchezza sono vicini ai massimi storici: questo trend preoccupante ricorda la parte iniziale del 20mo secolo, quando le forze della tecnologia e dell’innovazione hanno portato alla Gilded Age, ai Roaring Twenties e, alla fine, al disastro finanziario”, ha aggiunto Georgieva, tracciando un parallelo fra gli anni 2020 e il 1920.
“Sappiamo che le diseguaglianze eccessive ostacolano la crescita e intaccano le fondamenta di un paese. Questo erode la fiducia nella società e nelle istituzioni, e può alimentare il populismo e le tensioni politiche” mette in evidenza la direttrice dell’FMI
“Le crescenti diseguaglianze sono un problema che può solo peggiorare se non affrontato. Le politiche di bilancio restano uno strumento potente, ma il settore finanziario non va ignorato. Se lo facciamo gli anni 2020 potrebbero essere molti simili al 1920″ spiega Georgieva, invitando quindi a non commettere gli stessi errori due volte.
“Facciamo dell’anno in corso un anno di azione e trasformiamo il decennio del 2020 in un decennio di prosperità per tutti”, conclude Georgieva.