(Teleborsa) – Entrate tributarie in calo nei primi sei mesi del 2020 che vedono un totale di 186,3 miliardi di euro, con una riduzione di 13,983 mld di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-7%).
Lo rende noto il Mef specificando che a causare il calo è stato “sia il peggioramento congiunturale sia le misure adottate dal Governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria” tra cui il rinvio dei versamenti tributari e contributivi.
Variazione in positivo per le entrate di giugno che vedono un totale di 1,317 mld (+3,7%) dovuto soprattutto alle imposte dirette (+4,974 mld, +25,7%), mentre le imposte indirette continuano a segnare un significativo calo (-3,657 mld, -23%) “imputabile – precisa il MEf in una nota – principalmente al risultato dell’IVA sugli scambi interni (-1.693)”.
In dettaglio, le imposte dirette ammontano a 108,442 mld di euro, con un incremento di 5,439 mld (+5,3%) rispetto allo stesso periodo del 2019.
Il gettito IRPEF si è attestato a 88.444 milioni di euro (-2,3%), “in calo per l’andamento delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (-8,8%) e delle ritenute sui redditi dei lavoratori autonomi (-10,7%), mentre le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico registrano un incremento pari al 4,2%”.
Le imposte indirette ammontano a 77,862 mld di euro e vedono una diminuzione di 19.422 milioni di euro (-20%), imputabile principalmente alla diminuzione dell’IVA (-11,387 mld di euro, pari a -19,2%) .
Tra le altre imposte indirette, cresce l’imposta sulle assicurazioni (+44 milioni di euro pari al 10,2%) e l’imposta di bollo (+268 milioni di euro pari al 8,3%), mentre l’imposta di registro segna una diminuzione di 658 milioni di euro (–27,3%).
L’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi ha registrato una riduzione di 3,261 mld (-28,8%) per l’applicazione del decreto rilancio (art.130-131-132), con il quale sono state ridotte le percentuali degli acconti mensili all’80%.
In calo anche le entrate da “giochi”, a 4.491 milioni di euro (-3,325 miliardi di euro, -42,5%) e quelle derivanti da attività di accertamento e controllo, a 4.127 milioni (-858 milioni di euro, pari a –17,2%) .