(Teleborsa) – Circa 10 milioni di euro sono ora disponibili per proposte di utilizzo dello spazio per migliorare l’assistenza sanitaria e l’apprendimento a distanza come risposta alla pandemia di Coronavirus, grazie alla delegazione italiana all’ESA (European Space Agency). Il finanziamento è quadruplicato a causa della grande quantità di idee di alto livello qualitativo ricevute. L’Agenzia Spaziale Europea ha lanciato per la prima volta il bando “Lo spazio in risposta a COVID-19” il 31 marzo, in collaborazione con il Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione e con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana.
Più di 120 le proposte avanzate in tre settimane, 100 delle quali hanno visto coinvolta una società italiana. In totale, imprese da 16 Paesi hanno risposto alla chiamata. “La tecnologia spaziale è un importante motore di sviluppo economico e innovazione in diversi settori – è il commento della Ministra per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, Paola Pisano – dall’agroalimentare alla medicina, dall’ambiente alle telecomunicazioni: nuove forme di connettività, nuovi tessuti, dalle infrastrutture all’ottimizzazione dei segnali GPS, fino a innovazioni in campo molecolare”.
“Un settore in crescita nel quale il nostro Paese, grazie alle collaborazioni con ASI e ESA, continua ad investire e credere – ha dichiarato Magali Vaissiere, Direttore delle Telecomunicazioni e Applicazioni Integrate dell’ESA – e perciò siamo molto lieti di sostenere l’industria europea e dimostrare i benefici che lo spazio può offrire per rispondere all’attuale emergenza. I progetti selezionati, che saranno avviati a giugno, mostreranno il valore che le applicazioni basate sullo spazio porta agli operatori sanitari e alla formazione scolastica, così come ai cittadini europei. L’importanza dell’iniziativa corrente è testimoniata dal coinvolgimento dei rinomati ospedali e delle istituzioni sanitarie italiani nelle attività pilota”.
“Trovo grande soddisfazione per l’esito di questa prima fase del bando e la straordinaria risposta da parte delle compagnie spaziali e sanitarie nazionali – ha da parte sua commentato Giorgio Saccoccia, Presidente dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) – e grazie all’aumento della sottoscrizione dell’Italia all’ESA, abbiamo potuto chiedere tempestivamente un incremento del finanziamento, contribuendo così a fornire un aiuto concreto a molte piccole e medie imprese in questo momento di difficoltà”.
I fondi saranno utilizzati per supportare progetti di formazione e apprendimento a distanza, assistenza sociale, supporto nelle operazioni mediche, monitoraggio e sicurezza, telemedicina, e epidemiologia e pianificazione delle risorse. In parallelo, ESA sta intraprendendo altre iniziative per sostenere le società che dimostrano i benefici dell’uso delle risorse spaziali durante la pandemia di Coronavirus.
Un bando a livello europeo per presentare proposte focalizzate sull’assistenza sanitaria dovrebbe essere emesso a breve. Completerà un invito a presentare proposte già in atto nel Regno Unito che si basa sulle richieste fatte dal proprio Servizio Sanitario Nazionale. Il lavoro è co-finanziato, con il contributo dell’ESA basato in proporzione alla dimensione della società partner.
(Foto: Photo by NASA on Unsplash)