(Teleborsa) – Siamo nella Sala operativa ENAV del Centro di controllo del traffico aereo di Roma, adiacente l’aeroporto di Ciampino. Da qui 340 “controllori” in media nelle 24 ore assicurano regolarità e sicurezza dei voli. I Centri di controllo in Italia sono quattro, Roma, Milano, Padova e Brindisi. Teleborsa ha intervistato Francesco Minniti, il Responsabile ENAV di Roma ACC (Area Control Center):
Come è organizzato il lavoro?
Il lavoro è organizzato su turni. Adesso siamo all’interno di un’isola, la chiamiamo isola, della Sala radar. Abbiamo quattro isole principali. Questa zona qui si occupa del traffico nella parte a sud sud-ovest d’Italia. Noi siamo responsabili del 60 per cento circa dello spazio aereo nazionale. Ogni isola ha di competenza uno spazio di questo 60% di cui è competente Roma ACC, quindi nella zona a Sud/Sud-Est fino alla parte a Nord ed a Sud della Sicilia.
Decolli e atterraggi sono regolati dalla Torre di controllo, poi immediatamente prima o dopo, a seconda del movimento dell’aeromobile tocca a Voi…
“E’ corretto. Noi forniamo i servizi sia nella parte di rotta che nella parte terminale, quindi il tutto avviene immediatamente dopo il decollo fino a portare l’aereo quasi in prossimità degli aeroporti e poi passarlo direttamente alle Torri di controllo.
Quando Voi prendete in carico un aeromobile fin quando lo seguite e lo passate al Centro successivo….
“Facciamo l’esempio di un volo che decolla da Fiumicino, che è qui l’hub più importante. Subito dopo il decollo viene in contatto con Noi, lo teniamo per la parte terminale, quindi fino ad arrivare in crociera e in rotta e poi lo passiamo a un Centro che può essere quello accanto a Noi, quindi adiacente al nostro Centro di Controllo, oppure direttamente all’aeroporto di competenza”.
Le caratteristiche delle vostre apparecchiature?
“Noi ci avvaliamo di un sistema che è praticamente Nostro, parliamo di un sistema RDP FDP. Con FDP intendiamo i piani di volo, RDP la parte radar. Quindi tutto ciò che viene presentato direttamente al controllore.
Sugli schermi ci sono numeri di diverso colore, che significano?
“Quello che vedete qui alle mie spalle è uno schermo radar tipico. Come vedete abbiamo una serie di colori che rappresentano lo status differente per ogni volo. Questa è stata una scelta che l’Italia ha introdotto prima degli altri paesi europei, primi al mondo anche rispetto ad altre soluzioni adottate, ad esempio, in Francia o anche in America. I colori che vedete qui dietro rappresentano lo status di ogni singolo volo. Quindi abbiamo voli di competenza, voli che stanno entrando nello spazio aereo e voli che non interessano il volume dello spazio aereo del controllore stesso. Quello che vedete per facilità in verde più brillante è il traffico, quindi sono gli aerei che sono in contatto, quindi piloti che parlano con il nostro controllore“.
Ci possano essere anche aerei che sorvolano lo spazio italiano e non hanno bisogno di Voi?
Tutti hanno bisogno di Noi. Tutto ciò che passa sullo spazio aereo italiano da terra, fino, diciamo, all’illimitato, è in contatto con Noi e fruisce della nostra assistenza, dei nostri servizi”.
Il fiore all’occhiello delle vostre apparecchiature…
“In realtà ne abbiamo tanti. In realtà questo è un Centro di eccellenza. Noi qui abbiamo implementato, implementiamo continuamente nei sistemi delle apparecchiature nuove, delle procedure. Soprattutto procedure, se parliamo di sistemi per gestire il traffico aereo. Siamo stati il primo provider dei cinque maggiori europei ad utilizzare questa nuova procedura, Free-Route: fino al 2016 tutti i voli nel territorio di nostra competenza al di sopra di 10 mila piedi prima e dei 9.000 poi, passando al 2018, hanno potuto pianificare una rotta diretta da un punto d’entrata a un punto d’uscita. Questo significa, lo vedete sullo schermo alle mie spalle, questo alla mia destra, non seguire delle rotte spezzate ma andare diretti da un punto ad un altro. Questo ha dei risvolti veramente importanti in termini di sostenibilità, quindi dei consumi. I consumi sono ridotti molto per le compagnie aeree e soprattutto in termini sostenibilità anche il discorso dell’emissione di CO2 nell’atmosfera è ridotto drasticamente negli ultimi periodi”.
Quattro isole con differenti compiti appunto. Le attribuzioni e le funzioni degli altri?
“Ogni isola, come ho detto, ha competenza su uno spazio aereo specifico. Ogni settore prevede un equipaggio, possiamo definire un equipaggio, quindi un controllore tattico e un controllore strategico che lavorano in continua sintonia. Quindi uno è un pianificatore l’altro è un esecutore in realtà hanno tutte e due le stesse possibilità e agiscono sul traffico
prevedendone gli sviluppi le traiettorie”.
ENAV è una società all’avanguardia molto attenta appunto allo sviluppo delle tecnologie che assicurano regolarità, come abbiamo detto, e soprattutto sicurezza. Come avviene l’introduzione di nuovi di nuovi sistemi?
“Noi oltre ad essere quello che vedete qui, quindi un mondo fatto di controllori, abbiamo anche una grossa componente tecnologica. Quindi abbiamo i nostri ingegneri, personale che sviluppa sistemi procedure e tecnologia. Ultimamente abbiamo introdotto, ad esempio sistema Erato, En-Route Air Traffic Organizer. Quindi un organizzatore del traffico aereo che permette ai controllori la possibilità di avere in anticipo la previsione nel medio termine di quello che sarà un possibile interessamento della rotte tra traiettorie”.
La sperimentazione di un nuovo apparato cosa comporta?
“Avviene tutto internamente. Noi abbiamo degli sviluppatori di sistemi di programmi, quindi quando sorge la necessità, quando ci accorgiamo che anche all’estero, e all’interno in italia, che la tecnologia sta andando avanti, Noi stiamo sempre avanti un passo rispetto alla tecnologia. Quindi andiamo a studiare, andiamo a implementare il sistema. Il sistema è chiamato OPEN proprio per questo: un’architettura aperta a ogni tipo di soluzione che possa aiutare i controllori e il sistema trasporto aereo a facilitare il compito. Questo per tutti, fino ad arrivare all’utenza.