(Teleborsa) – La spiaggia più sicura d’Italia? Quella di Rimini. Lo rende noto la ricerca effettuata dall’Osservatorio Italiano Jfc sulle destinazioni balneari per il 2020.
Un primato certamente legato all’eccellenza della Sanità regionale (al secondo posto nella stessa graduatoria tra le Regioni nel Paese) – spiega in un comunicato il Consorzio Rimini Welcome, la Destination Management Company ufficiale della città di Rimini che gestisce il brand VisitRimini – ma anche garantito dagli ampi spazi a disposizione di cittadini e turisti: piste ciclabili che favoriscono la mobilità dolce e sicura, l?incessante attenzione alla sicurezza da parte di tutti gli operatori turistici, le numerosissime attività organizzate all?aperto.
È una nuova conferma dell’attrattività della destinazione Rimini dopo i mesi del lockdown. Il gradimento della Destinazione Rimini è testimoniato quotidianamente dallo squillare dei telefoni e dal numero di email che gli alberghi ricevono ogni giorno: garantiscono dalle strutture riminesi da Nord a Sud. Un interesse sempre crescente, in questa strana stagione, che riconferma Rimini quale meta desiderata dagli italiani. E gli operatori hanno risposto con entusiasmo: secondo i dati forniti dal Comune di Rimini, sono aperte tutte le spiagge e oltre il 97 per cento delle strutture ricettive.
A concorrere all’appeal della città, il fitto calendario riminese open air: non si contano spazi e le spiagge che organizzano yoga, risveglio muscolare, camminata sportiva veloce, fitness vero e proprio. Dove vengono proposti interessanti eventi enogastronomici ma si possono organizzare anche semplici picnic e delivery nelle aree attrezzate. Perché le spiagge a Rimini, quest’anno sono aperte fino a tarda sera con il delivery!
E poi il mare, con i suoi sport acquatici tonificanti e adrenalinici, dove si possono trovare tante opportunità di corsi per l’avviamento dei bambini e il perfezionamento degli adulti.
Anche i ristoranti, i bar e i pub quest’anno escono all’aperto, con l’ampliamento dei loro spazi, grazie all’iniziativa “Rimini Open Space”.
La bicicletta, poi, sta vivendo un vero e proprio boom, in tutte le sue declinazioni: sia la classica per gli spostamenti hotel-spiaggia sia la più in voga con pedalata assistita e Gravel bike per i tour in città e nell’entroterra. Il monopattino elettrico, con il servizio a noleggio, poi, sta diventando un cult.
La vita all’aperto prosegue con le rassegne. Una su tutte? “E la chiamano Rimini – artisti uniti per la città“: cinema, teatro, musica, arte e letteratura che testimoniano la vivacità culturale di una città che dal 268 a.C., data della sua fondazione da parte degli antichi romani, non ha mai smesso di essere fucina di idee.