(Teleborsa) – “Diverse disposizioni” – attinenti modifiche al Codice della strada – non risultano riconducibili alle finalità originarie e, pertanto, il Governo è invitato “a vigilare affinché nel corso dell’esame parlamentare dei decreti legge non vengano inserite norme palesemente eterogenee rispetto all’oggetto e alle finalità dei provvedimenti d’urgenza”. Questi i rilievi contenuti nella lettera inviata ai presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico ed Elisabetta Casellati, e al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, con la quale Sergio Mattarella ha accompagnato la firma del Dl Semplificazioni, promulgato oggi dal Colle.
“Ho proceduto alla promulgazione soprattutto in considerazione della rilevanza del provvedimento nella difficile congiuntura economica e sociale” ha sottolineato il presidente della Repubblica rappresentando al Parlamento “l’esigenza di operare in modo che l’attività emendativa si svolga in piena coerenza con i limiti di contenuto derivanti dal dettato costituzionale”.
“Nel preambolo, il decreto-legge intende corrispondere alla duplice esigenza di agevolare gli investimenti e la realizzazione delle infrastrutture attraverso una serie di semplificazioni procedurali – scrive Mattarella –. Il testo a me presentato, con le modifiche apportate in sede parlamentare, contiene tuttavia diverse disposizioni, tra cui segnatamente quelle contenute all’articolo 49, recante la modifica di quindici articoli del Codice della strada, che non risultano riconducibili alle predette finalità e non attengono a materia originariamente disciplinata dal provvedimento”.