(Teleborsa) – Le risorse stanziate nel decreto Rilancio “sono insufficienti a ristorare imprese e lavoratori del danno subito per effetto della pandemia. Oltre il 60% dei lavoratori autonomi ha perso un terzo del fatturato e stiamo parlando di 2,6 milioni di persone”. Lo dice il Segretario generale dell’UGL, Paolo Capone.
“La situazione drammatica che sta attraversando il nostro tessuto produttivo a causa della mancanza di liquidità e del calo del fatturato va affrontata con misure più coraggiose – aggiunge – in tal senso occorre implementare i contributi a fondo perduto alle aziende ed estendere la platea dei beneficiari anche ai professionisti, ad oggi rimasti esclusi. E’ necessario inoltre un piano di investimenti infrastrutturali a lungo termine e uno choc fiscale senza precedenti a sostegno delle piccole e medie imprese italiane colpite dall’emergenza coronavirus”.
Infine, Capone tende la mano al neo Presidente di Confindustria Carlo Bonomi con il quale si congratula, rinnovando la “disponibilità dell’UGL a collaborare in questa fase difficile e al tempo stesso cruciale per la tenuta economica del nostro Paese”.