in

Dl Imprese, Consob detta nuovi obblighi comunicazione per 104 società

(Teleborsa) – La Consob di Paolo Savona è intervenuta immediatamente per rendere effettiva la tutela rafforzata del Golden Power, con due provvedimenti che prevedono un regime di trasparenza rafforzata per lai comunicazione delle partecipazioni rilevanti in alcune società italiane quotate in Borsa, ma anche la “dichiarazione delle intenzioni” in caso di acquisizione di partecipazioni nelle imprese quotate, come previsto dalla cosiddetta “norma anti-scorrerie”. La’autorità di vigilanza si è avvalsa con ciò dei poteri introdotti dall’articolo 17 del Dl Imprese dell’8 aprile 2020.

Entrambi i provvedimenti si applicano per tre mesi (salvo revoca anticipata) a partire da domani, 11 aprile, fino all’11 luglio prossimo a 104 società quotate in Italia, individuate secondo il criterio della diffusione dell’azionariato. Restano fuori dal perimetro di applicazione le società quotate controllate di diritto, cioè quelle in cui sia presente nell’azionariato un soggetto che detenga il 50% del capitale più una azione.

In particolare, per quanto concerne le variazioni delle partecipazioni rilevanti, la Consob ha abbassato soglie che fanno scattare l’obbligo di comunicazione all’Autorità, da parte degli investitori, portandole dal 3% all’1% per le cosiddette “non-PMI” e dal 5% al 3% per le PMI. Contestualmente viene abrogata la precedente delibera che introduceva un obbligo analogo per 48 società quotate, individuate in base all’elevato valore di mercato ed alla diffusione dell’azionariato. Per effetto del “decreto imprese” – che riconosce, invece, come unico criterio la “diffusione dell’azionariato”, lasciando decadere quello dell'”elevato valore di mercato” – l’ambito di applicazione del nuovo obbligo risulta, quindi, ampliato.

Per quanto concerne, invece, la trasparenza rafforzata in materia di “dichiarazioni delle intenzioni“, cioè l’obbligo in capo agli investitori di rendere noti, al superamento di una determinata soglia, i propri obiettivi di investimento per il periodo relativo ai successivi sei mesi, la Consob si è avvalsa della facoltà prevista dal “decreto imprese” di abbassare la soglia dal 10% al 5% per le 104 società individuate. Restano ferme le ulteriori soglie del 10%, 20% e 25%.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

Coronavirus, Gualtieri: “Accordo Eurogruppo ottimo primo tempo”

Renault, piano di austerity anti-crisi: niente dividendo e tagli compensi