(Teleborsa) – Taglia il traguardo il Decreto Agosto da 25 miliardi, composto da oltre 100 articoli, approvato nella serata di ieri dal Consiglio dei Ministri con la formula “salvo intese tecniche” che tradotto politicamente vuol dire che ancora tutti i nodi non sono stati sciolti.
Più tempo per pagare le tasse sospese durante il lockdown, nuova quota “una tantum” del reddito d’emergenza, sblocco della cassa integrazione per i lavoratori di AirItaly, fisco “light” per il Sud e condono per i canoni delle spiagge: i gestori pagheranno solo il 30% del dovuto: queste alcune delle novità contenute nel provvedimento “omnibus”.
Al termine della riunione, si è tenuta a Palazzo Chigi la consueta conferenza stampa del Premier Giuseppe Conte e di alcuni Ministri con il Presidente del Consiglio che ha ringraziato il Parlamento per il “contributo prezioso” per l’approvazione del Dl Agosto, con il via libera allo scostamento di Bilancio. Il Premier ha anche sottolineato che lo stesso decreto “potrà essere migliorato” nel corso dell’inter parlamentare. “Continuiamo a sostenere cittadini, imprese, lavoratori, anche perché i dati Istat confermano che la ripresa a giugno c’è stata, anche grazie agli interventi del Governo”, ha ribadito.
Vediamo le principali novità.
AUTONOMI, ACCONTO TASSE SLITTA AD APRILE – Buone notizie per gli autonomi. La bozza prevede che gli acconti delle tasse previsti a novembre slittino ad aprile 2021 ma solo per gli autonomi che abbiano registrato perdite di “almeno il 33%” nel primo semestre di quest’anno. Lo slittamento interesserà i soggetti Isa e gli autonomi in regime forfettario.
TASSE SOSPESE SPALMATE SU DUE ANNI – La versione finale del testo prevede che il 50% dei versamenti e dei contributi sospesi a marzo, aprile e maggio dovranno essere saldati entro il 16 settembre in un’unica soluzione o in quattro rate entro dicembre mentre il restante 50% può essere spalmato in 24 rate (dunque due anni) a partire da gennaio 2021.
STOP AI LICENZIAMENTI FINCHE’ DURANO GLI SGRAVI – I licenziamenti, questo il compromesso raggiunto non senza difficoltà, resteranno bloccati finché durano sgravi a carico dello Stato e ammortizzatori, quindi al minimo fino a metà novembre. La cassa integrazione con causale Covid, infatti, viene rinnovata per altre 18 settimane a partire dal 13 luglio (e utilizzabili fino al 31 dicembre) con lo schema 9+9: le prime nove vengono concesse a titolo non oneroso, mentre le seconde nove restano gratuite solo per le aziende che hanno perso almeno il 20% di fatturato nel primo semestre dell’anno in corso rispetto al 2019.
DECONTRIBUZIONI SUI CONTRATTI, FISCALITA’ LIGHT AL SUD – Confermata la decontribuzione per 6 mesi per nuove assunzioni e trasformazioni di contratti a tempo indeterminato, cui si aggiunge uno sgravio per 3 mesi per le assunzioni a tempo determinato per gli stagionali del turismo; fiscalità light per il Sud, a partire dall’1 ottobre, con lo sconto del 30% dei contributi per tutti i dipendenti, non solo per i neoassunti. Otto le Regioni interessate: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e infine Sardegna.
Davanti alla stampa, il Presidente del Consiglio si è mostrato particolarmente orgoglioso per il piano destinato al Meridione. “Sono orgoglioso di questi provvedimenti – ha ribadito – non solo perché sono figlio del Sud, ma perché poniamo le basi per un processo di reindustrializzazione dell’intera area. Vogliamo che il gap sia recuperato, non dividiamo l’Italia in due offriamo una misura di ripresa in modo che cresca Sud ma anche l’Italia intera”.
SFUMA BONUS RISTORANTI – Salta il bonus ristoranti, nella sua versione originaria con il rimborso del 20% del conto al cliente. Ma viene “ compensato” con un anticipo a novembre del cashback, il piano che sarebbe dovuto partire dal prossimo 1 gennaio, pensato in chiave “antievasione” che prevede micro rimborsi e premi per chi fa acquisti con moneta elettronica (carta di credito, bancomat e app). E che riguarderà una serie di attività, compresi i ristoranti.
Per gli stagionali che non abbiano ritrovato un impiego, per i lavoratori dello spettacolo e i più precari (dagli intermittenti ai venditori a domicilio) arriva anche una nuova indennità una tantum da 1.000 euro.
REM – Arriva la proroga del Reddito d’emergenza con una quota una tantum, da 400 a 800 euro in base al nucleo familiare, e la possibilità di domanda all’Inps fino al 15 ottobre.
Come anticipato in giornata, stanziati 3 milioni per la formazione delle casalinghe, più fondi per il buono viaggio su taxi e Ncc per i disabili, esteso anche alle famiglie più bisognose. Nel pacchetto anche l’aumento delle pensioni di invalidità già dai 18 anni, dagli attuali 285 euro fino a 648 euro al mese per tredici mensilità.
Concordate misure DPCM, fino al 7 settembre – “Abbiamo anche concordato le nuove misure del Dpcm che sarà in vigore dal 15 agosto fino al 7 settembre”, ha anche annunciato il Presidente del Consiglio sottolineando che Nel nuovo Dpcm anti Covid c’è la “proroga delle misure precauzionali minime: obbligo di mascherine, distanziamento di un metro, divieto di assembramento, lavarsi le mani frequentemente. Non vogliamo nuove restrizioni, anzi abbiamo previsto la ripartenza delle navi da crociera e delle fiere”.
MESSAGGIO AI GIOVANI – La situazione in Italia, per fortuna è ancora sotto controllo, ma da un paio di giorni la curva dei contagi è tornata a salire (ieri 552 casi, in particolare in Veneto e Lombardia). Mai come ora importante non abbassare la guardia; “Capisco i giovani che hanno desiderio di movide ma bisogna muoversi in modo responsabile. In gioco c’e’ la salute dei vostri cari”, ha detto Conte.
In CdM, approvata anche la riforma dell’ordinamento giudiziario e del Csm, ha annunciato il Premier Giuseppe Conte sottolineando che la riforma del Csm garantisce “criteri oggettivi e meritocratici di assegnazione degli incarichi”.
“Sono molto orgoglioso di questa riforma, molto importante per il buon funzionamento del Csm. Voglio chiarire che l’obiettivo è scardinare quanto più possibile il sistema creato con le degenerazioni del correntismo”, ha detto il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.