(Teleborsa) – Dopo aver trovato la quadra, non senza fatica, sullo spinoso nodo del blocco dei licenziamenti il decreto legge dal titolo “ Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia”, il cosiddetto “decreto Agosto” – è finalmente approdato sul tavolo del Consiglio dei Ministri, iniziato poco dopo le 19 dal quale arriverà il semaforo verde a quello che è a tutti gli effetti un provvedimento “omnibus”. L’ultimissima bozza è di ben 109 articoli.
L’ultima versione del testo prevede che il 50% dei versamenti e dei contributi sospesi a marzo, aprile e maggio dovranno essere saldati entro il 16 settembre in un’unica soluzione o in quattro rate entro dicembre mentre il restante 50% può essere spalmato in 24 rate (dunque due anni) a partire da gennaio 2021.
L’accordo sul blocco dei licenziamenti prevede il via libera a questa soluzione solo al termine della Cassa Covid, misura che nel complesso viene prorogata di 18 settimane. Le prime nove vengono concesse a titolo non oneroso, mentre le seconde nove restano gratuite solo per le aziende che hanno perso almeno il 20% di fatturato nel primo semestre dell’anno in corso rispetto al 2019.
Spunta fondo per la formazione delle casalinghe – Nel testo più aggiornato, spunta un Fondo per la formazione delle casalinghe da 3 milioni l’anno a partire dal 2020. Criteri e modalità ancora da definire.
Novità anche per il settore automotive, uno dei più colpiti dalla crisi causata dalla pandemia: in arrivo 500 milioni di euro in più mentre sale di 250 euro l’incentivo per l’acquisto di auto nella fascia di emissioni 61-90 grammi CO2/km (sostanzialmente ibride e euro 6 meno inquinanti).
Nella bozza che il Governo si appresta a varare, aumenta il tetto di spesa, previsto nel dl Cura Italia, per il bonus baby sitter.
Nel testo viene invece rideterminata all’ingiù la somma prevista nel dl Rilancio per i lavoratori domestici: da 460 milioni a 291 milioni di euro per l’anno 2020.
Sconti al Sud – Gli imprenditori meridionali non pagheranno il 30 percento dei contributi ai loro dipendenti, tra ottobre e dicembre del 2020 (lo farà lo Stato, al loro posto). Otto le Regioni interessate: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e infine Sardegna.
Turismo, IMU congelata – Seconda rata sospesa per stabilimenti balneari marittimi, di lago e fluviali; stabilimenti termali; immobili della categoria D/2; agriturismo, villaggi turistici, ostelli, rifugi di montagna, colonie marine e montane, affittacamere per brevi soggiorni, case vacanze, B&B, residence e campeggi (a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività esercitate).