(Teleborsa) – L’andamento della fiducia esprime con chiarezza tutte le difficoltà e le incertezze sulla ripresa, dopo il blocco generato dalla pandemia. Questo il commento dell’Ufficio Studi Confcommercio sui dati sulla fiducia dei consumatori e delle imprese a luglio diffusi nella giornata di oggi venerdì 24 luglio dall’Istat.
Dopo i parziali recuperi di maggio e giugno, le famiglie manifestano preoccupazione per i prossimi mesi, atteggiamento che si già si riflette sulla decelerazione della dinamica dei consumi. Per le imprese, sottolinea Confcommercio, c’è invece un diffuso miglioramento delle aspettative che rimane, tuttavia, fortemente condizionato dai livelli pregressi di caduta della fiducia. La filiera turistica è lontana da una configurazione vitale sotto il profilo economico-finanziario, con cali di fatturato tali che i rimbalzi di giugno e luglio potrebbero non essere sufficienti a garantire la sopravvivenza di molte imprese, così come gravi criticità si confermano anche nel commercio, soprattutto di piccole dimensioni.
Per Federconsumatori, “le famiglie, dopo i primi cenni di ottimismo mostrati all’indomani della fase più grave della pandemia, si stanno rendendo conto della portata epocale della crisi in atto e sono giustamente allarmate. Anche perché, in molto casi, vivono sulla propria pelle situazioni di difficoltà e di disagio”.
Tale situazione – si legge nella nota ufficiale – mostra l’estrema fragilità della nostra economia, che richiede con la massima urgenza interventi incisivi ed efficaci con cui avviare la costruzione di basi solide per una vera e propria ripresa. In tal senso è opportuno che il Governo operi con prontezza e responsabilità per sfruttare a pieno gli stanziamenti europei, indirizzandoli a una ripresa sostenibile, tesa a riequilibrare disuguaglianze e ristabilire equità.
“È questo il momento di operare scelte coraggiose, attraverso l’adozione di misure strutturali capaci di garantire all’Italia nuove opportunità di crescita”, dice Emilio Viafora, Presidente Federconsumatori.