(Teleborsa) – L’OCSE ha leggermente attenuato le previsioni sul crollo del PIL dell’Italia quest’anno a riflesso della crisi pandemica, ma resta un pesantissimo meno 10,5% il pronostico inserito dall’ente parigino in un aggiornamento di Interim dell’Economic Outlook.
Il dato è di 0,8 punti migliore del meno 11,3% indicato nelle previsioni del 10 giugno scorso, mentre all’opposto la previsione sul rimbalzo del 2021 è stata ritoccata al ribasso di 2,3 punti: ora il recupero del PIL è stimato al più 5,4%.
Leggera revisione in meglio delle previsioni sull’economia di quest’anno, con cui l’atteso crollo del PIL globale causato dalla pandemia di coronavirus si attenua al meno 4,5%. Il dato, che secondo lo stesso ente parigino resterà “una caduta senza precedenti” è di 1,5 punti percentuali più mite di quello stimato nelle previsioni del giugno scorso.
Sul 2021 l’OCSE prevede un rimbalzo del 5%, rispetto a giugno e’ stato rivisto al ribasso di 0,2 punti. L’ente parigino, secondo cui in assenza delle massicce misure di stimolo e sostegno all’economia il crollo sarebbe stato ancora più drammatico, avverte che sulle prospettive di ripresa persiste una “considerevole incertezza” e che dipenderanno anche dall’evolversi della pandemia.
Sull’insieme dell’area euro l’OCSE prevede un calo del 7,9% del PIL quest’anno (rivisto in meglio di 1,2 punti percentuali da giugno) e un rimbalzo del 5,1% il prossimo (tagliato di 1,4 punti). Sulla Germania, nell’Economic Outlook di interim, previsto un meno 5,4% sul 2020 (+1,2 punti) e un più 4,65 nel 2021 (-1,2), sulla Francia meno 9,5% quest’anno (+1,9) e più 5,8% nel 2021 (-1,9).
Sugli Usa stimato un meno 3,8% del PIL 2020 (ben +3,5 punti da giugno) e un più 4% nel 2021 (-0,1). La Cina è l’unica tra le economie del G20 elencate su cui si preveda comunque una crescita sul 2020, un ridotto 1,8% cui seguirà un più 8% nel 2021.
Il dato peggiore, infine, riguarda il Sud Africa dove il PIL cadrà dell’-11,5% quest’anno.
L’OCSE raccomanda a Governi e Banche centrali di mantenere la linea espansiva delle rispettive politiche di Bilancio e monetarie, “per preservare la fiducia e limitare l’incertezza”, sebbene gli stimoli debbano poi “evolversi con le condizioni economiche di fondo”. Nel suo Economic Outlook di interim, l’ente parigino rileva come molte banche centrali abbiamo giustamente annunciato ulteriori accomodamenti negli ultimi tre mesi e inserito cambiamenti “tali da convincere gli investitori del fatto che i tassi verranno mantenuti bassi a lungo”.
“Gli stimoli di Bilancio vanno mantenuti nel 2021 – aggiunge l’OCSE – e i recenti annunci in molti Paesi di addizionali misure di bilancio sono benvenuti. L’obiettivo deve essere evitare strette premature delle politiche in una fase in cui le economie restano fragili”.
Il mantenimento di politiche espansive, però “non deve prevenire gli appropriati aggiustamenti alle misure di emergenza, dice ancora l’Ocse citando i provvedimenti volti a preservare del lavoro e sostenere il reddito. Perchè bisogna cercare di “limitare i costi di lungo termine della crisi e favorire il riallocamento delle risorse”.