(Teleborsa) – “Per l‘Italia è essenziale attuare le riforme“.
Lo ha detto il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nell’intervento “Economic growth and productivity: Italy and the role of knowledge”, all’ESOF2020 (EuroScience Open Forum) a Trieste.
Mai come ora “è importante affrontare i problemi che hanno frenato la crescita per circa 30 anni. A tal fine, è essenziale attuare riforme volte a creare un clima più favorevole alle imprese, aumentando la qualità e l’efficienza dei servizi pubblici, aumentando il livello degli investimenti pubblici, migliorando la giustizia civile, riducendo quella amministrativa e oneri burocratici che ostacolano gli investimenti privati, abbassandone il peso di evasione fiscale, corruzione e altre attività criminali”.
“Risposta straordinaria” alla crisi da Governi e banche centrali. “Affrontare le difficoltà create dalla pandemia in tutto il mondo – ha detto Visco – è chiaramente il massimo problema urgente. Con la sua diffusione, le prospettive di conseguenze negative di lunga durata per l’attività economica, l’occupazione e la distribuzione dei redditi sono diventate più scoraggianti. Non sorprende che la risposta globale di Governi, banche centrali, e le autorità di vigilanza nella maggior parte dei paesi siano state immediate e straordinarie”.
“Le banche centrali, in particolare, hanno utilizzato un’ampia gamma di strumenti per rendere le condizioni monetarie più accomodanti – ha aggiunto -, contrastare le tensioni finanziarie mercati e sostenere i prestiti a famiglie e imprese, evitando una stretta creditizia. Il il sostegno della politica fiscale e monetaria alla domanda aggregata continuerà necessariamente nel prossimo futuro, anche per contrastare il sostanziale aumento delle misure cautelari risparmio determinato dall’impennata dell’incertezza prodotta dalla pandemia“.
“L’attuale crisi economica – ha proseguito Visco – ha dimostrato che, nel breve termine, la crescita economica dipende da diversi fattori, spesso imprevedibili. Alla lunga, invece, i miglioramenti della produttività sono l’ingrediente chiave per lo sviluppo economico e il fattore più importante che spiega le differenze di reddito tra paesi e PIL”.
“E’ per questo motivo che, al fine di ripristinare un percorso di sostenibilità crescita – ha sottolineato -, misure necessarie per affrontare i problemi urgenti creati dell’attuale crisi pandemica deve essere affiancata da interventi volti ad affrontarla gli ostacoli che ostacolano l’innovazione”.
“Le drastiche misure adottate per contenere la propagazione del virus – ha detto ancora Visco – quali la limitazione dei movimenti delle persone e dell’interazione sociale, la sospensione dell’insegnamento nelle scuole e nelle università e la chiusura temporanea di molte attività produttive, hanno colpito profondamente l’economia italiana. Le ultime cifre suggeriscono che, alla metà del 2020, il PIL sia tornato al livello osservato all’inizio del 1993. In termini pro capite – ha concluso – è sceso ai valori registrati alla fine degli anni ’80”.