(Teleborsa) – Il sistema europeo degli ammortizzatori sociali ha mitigato l’impatto della crisi economica causata dalla pandemia Covid-19 soprattutto in Francia, Germania, Italia e Spagna, portando, nel tempo, a una riduzione dei costi netti sul bilancio dei quattro Stati.
A dirlo è un report di Moody’s Investors Service che ha sottolineato come l’ampio uso di ammortizzatori sociali per il mantenimento dei livelli di occupazione nei quattro maggiori Paesi UE attenuerà l’impatto della crisi, con effetti positivi in particolare in Germania.
Secondo il rapporto, ad ora i vari programmi di cassa integrazione sono applicati a poco più della metà dei lavoratori dipendenti in Francia, percentuale che scende al 43% in Italia, al 30% in Germania e al 23% in Spagna, superando in generale i livelli raggiunti durante la crisi finanziaria del 2008.
“Insieme ad altri ammortizzatori sociali, l’uso massiccio della cassa integrazione aiuta a prevenire licenziamenti più numerosi che possono potenzialmente erodere il capitale umano, causare livelli più elevati di disoccupazione strutturale e alla fine tagliare la crescita potenziale”, ha affermato Heiko Peters, analista AVP di Moody’s e coautore del rapporto.
In particolare, secondo Peters, gli ammortizzatori sociali tedeschi “sono molto più estesi degli altri e quindi probabilmente più efficaci”.
Secondo Moody’s, a fronte di un costo fiscale iniziale anche considerevole, i diversi regimi europei di cassa integrazione vengono di norma usati per un periodo di tempo limitato, con costi totali significativamente inferiori dal momento che, in loro mancanza, molti lavoratori avrebbero riscosso l’indennità di disoccupazione.
Ciò significa che nel tempo i costi netti sul bilancio degli Stati potrebbero anche essere più bassi proprio perché tali regimi riescono a mitigare eventuali aumenti strutturali della disoccupazione e l’indebolimento della crescita potenziale.