(Teleborsa) – “Sul fronte del vaccino stiamo facendo enormi progressi. Non siamo mai andati così veloce”. È quanto ha affermato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump annunciando che negli Usa “si stanno producendo in anticipo i candidati al vaccino più promettenti”.
La ricerca sulle armi contro la pandemia di Covid-19 avanza rapidamente con, negli Usa, un altro vaccino – il quinto secondo la classifica più aggiornata dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) – arrivato alla fase 3, la più avanzata della sperimentazione clinica. Ad averlo messo a punto è l’azienda americana Moderna in collaborazione con l‘Istituto Nazionale per le Malattie Infettive (Niaid) degli Stati Uniti diretto da Anthony Fauci. I test saranno condotti in 89 località degli Stati Uniti su circa 30mila volontari sani, che riceveranno due dosi del vaccino a distanza di 28 giorni, oppure due dosi di placebo.
“Anche se le mascherine, il distanziamento sociale e la quarantena possono aiutare a mitigare la diffusione del virus SarsCov2, abbiamo urgentemente bisogno di un vaccino sano ed efficace per controllare questa pandemia”, ha affermato Fauci prevendendone l’arrivo tra ottobre e novembre. Se il vaccino dimostrerà di essere sicuro, l’azienda prevede di consegnare almeno 500 milioni di dosi l’anno, ma probabilmente fino a un miliardo, a partire dal 2021.
In Italia, nel frattempo, va avanti la ricerca condotta dal Policlinico San Matteo di Pavia e Asst di Mantova sugli anticorpi presenti nel plasma dei convalescenti. Gli ultimi risultati indicano, fra i ricoverati in terapia intensiva, un tasso di mortalità sceso dal 13-20% al 6%.
Sul fronte dei farmaci una ricerca pubblicata sulla rivista Nature ne indica 21 potenzialmente efficaci a combattere il nuovo coronavirus.
Secondo un documento realizzato dalla Commissione Salute dell’Accademia dei Lincei, tuttavia, sarà necessario ancora un anno per avere il vaccino.