(Teleborsa) – Sospendere la propria Rc auto gratuitamente potrebbe non convenire a tutti. L’emendamento al Decreto Cura Italia approvato al Senato che consente agli automobilisti italiani di sospendere, fino al 31 luglio, l’RC auto o moto in corso di validità – allungando così la durata della stessa per un periodo pari ai giorni di interruzione dovuta all’emergenza Coronavirus – converrebbe, infatti, solo a colore che decidessero di rinunciare al proprio mezzo di trasporto per tutti i prossimi 3 mesi e mezzo. È quanto rilevato da un’analisi di Facile.it che spiega il risparmio medio potrebbe arrivare a circa 140 euro solo in quel caso e come siano molte le “insidie” per il consumatore a nascondersi dietro l’emendamento.
La ricerca ha infatti mostrato che qualora si decidesse di optare per la sospensione di un mese della propria Rc auto, un automobilista medio risparmierebbe 40 euro. Ma anche tale vantaggio potrebbe essere vanificato da eventuali costi di sospensione o riattivazione o, comunque, non valere la pena qualora le procedure per accedere a questa opportunità fossero troppo complesse. A queste considerazioni ne va aggiunta anche un’ulteriore che potrebbe ridurre di molto i beneficiare di tale misura. Nell’emendamento, infatti, si specifica che “il veicolo per cui l’assicurato ha chiesto la sospensione non può in alcun caso né circolare né stazionare su strada pubblica o su area equiparata a strada pubblica in quanto temporaneamente privo dell’assicurazione obbligatoria”. Potranno quindi fare richiesta di sospensione solo coloro che hanno la possibilità di parcheggiare il veicolo in un’area privata, come ad esempio un box, un posto auto condominiale o un ricovero privato.
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