(Teleborsa) – Ci sarà un’inchiesta “imparziale, indipendente e globale” sulla risposta sanitaria coordinata dall’OMS alla pandemia di Coronavirus. È stata infatti approvata dall’Assemblea della stessa OMS la risoluzione presentata dall’Unione europea – e a cui avevano aderito più di 100 paesi – in merito alla necessità di una valutazione dell’operato dell’Organizzazione mondiale della Sanità nel contrastare l’emergenza da Covid-19.
Nel testo approvato si specifica che tale inchiesta dovrà essere avviata “al momento opportuno e in consultazione con Stati membri” e dovrà valutare “le azioni dell’Oms e la loro tempistica relativa alla pandemia Covid-19”. Il fine indicato è quello di “formulare raccomandazioni per migliorare la prevenzione globale e la capacità di risposta, anche attraverso un rafforzamento appropriato del programma di emergenza sanitaria dell’OMS”.
Il documento esorta anche gli Stati membri a “fornire finanziamenti sostenibili all’Organizzazione mondiale della Sanità per garantire che possa rispondere pienamente alle necessità di salute pubblica nella risposta globale al Coronavirus”.
L’assemblea però era stata scossa in precedenza dalla lettera del Presidente USA Donald Trump che è tornato a minacciare l’Organizzazione di interrompere i finanziamenti e rivalutare l’adesione USA all’ente “se non si impegna su sostanziali miglioramenti nei prossimi 30 giorni” e ad accusare la Cina di influenzare le valutazioni dell’OMS.
Pronta la risposta della Repubblica popolare cinese attraverso il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian, secondo il quale la lettera di Trump “inganna l’opinione pubblica e infanga la Cina” e prova a “spostare le colpe dalla risposta maldestra” degli Usa alla pandemia.
All’Assemblea dell’OMS ha preso la parola anche il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. “Ammettiamolo: non eravamo completamente preparati per una crisi globale così grande. Abbiamo dimostrato grande capacità di recupero – ha sottolineato Conte – ma ora siamo chiamati a imparare le nostre lezioni e sicuramente abbiamo lezioni da imparare. Dobbiamo rafforzare i meccanismi di allarme rapido, lo scambio di informazioni, l’identificazione delle migliori pratiche per migliorare la preparazione alla pandemia della comunità internazionale”.