(Teleborsa) – Milano chiude i parchi, Roma riapre le chiese e le parrocchie. Al terzo giorni di chiusura totale in tutta Italia per l’emergenza coronavirus, enti e istituzioni locali mettono mano al Dpcm, in direzione di una maggiore restrizione o una prima timida riapertura.
Molti sindaci in tutto il Paese hanno emesso ordinanze comunali per la chiusura di parchi recintati e aree giochi. Verona, piccoli centri del bolognese e, in mattina, anche Milano: sono solo alcune delle città che hanno chiuso tutti i luoghi pubblici a seguito di numerose segnalazioni su assembramenti di persone, vietati per il Covid-19.
Partita anche la sanificazione di piazze e vie: Potenza, Padova, Chiavari, Milano, Roma, Trapani, da Nord a Sud le autorità cittadine hanno iniziato le operazioni di disinfezione/sanificazione dei luoghi aperti ma anche dei mezzi di trasporto pubblico locale.
A Roma in mattinata sono state riaperte le chiese e le parrocchie dopo il monito di Papa Francesco, di cui il 13 marzo si celebrano i 7 anni di Pontificato.
Nella giornata di giovedì, il cardinale vicario Angelo De Donatis aveva emanato un decreto che imponeva la chiusura di tutte le chiese fino al 3 aprile.
Ventiquattr’ore dopo il passo indietro con un nuovo decreto che dispone la riapertura di “chiese parrocchiali e quelle che sono sedi di missioni con cura di anime ed equiparate”.
In mattinata, Papa Bergoglio nell’omelia di Santa Marta trasmessa in streaming, aveva lanciato un monito ai vescovi sottolineando che “le misure drastiche non sempre sono buone“, pregando che “lo Spirito Santo dia ai pastori la capacità e il discernimento pastorale affinché provvedano misure che non lascino da solo il santo popolo fedele di Dio”.