(Teleborsa) – Il rinvio a ottobre sembra ormai confermato. Ipotizzato già dai primi di marzo, lo slittamento delle elezioni amministrative (così come del referendum sul taglio dei parlamentari), sembra sarà approvato dal Consiglio dei Ministri convocato per lunedì prossimo, 20 aprile, alle 10. Al primo punto dell’ordine del giorno figura, infatti, un decreto legge “in materia di consultazioni elettorali per l’anno 2020”.
Erano sette le Regioni chiamate alle urne: Veneto, Liguria, Campania, Toscana, Marche, Puglia e Valle D’Aosta. La prima ad andare al voto, già domenica 19 aprile, dopo le dimissioni del presidente Fosso, sarebbe dovuta essere la Valle D’Aosta. Tra gli oltre mille Comuni interessati dalle elezioni vi sono quindici capoluoghi di provincia e quattro di regione con città come Venezia, Reggio Calabria, Trento, Bolzano, Arezzo e Viareggio in cui si dovranno eleggere i nuovi sindaci.
Anche se al momento non compare nell’ordine del giorno della convocazione dovrebbe arrivare sul tavolo del Cdm anche la relazione sul nuovo scostamento di bilancio che il governo dovrà inviare al Parlamento in vista delle votazioni in programma alla Camera mercoledì e al Senato venerdì. Tra i temi previsti dall’odg ci sono poi l’esame di leggi regionali e decisioni in materia di stati di emergenza. Si esaminerà anche un regolamento in materia di idoneità psicofisica dei soggetti che hanno subito il trapianto di organo per il conseguimento e la conferma di validità della patente di guida.