(Teleborsa) – “È indispensabile e urgente un coordinamento europeo in materia di trasporti, controlli e circolazione delle merci. Va contrastato il ripristino di fatto delle frontiere e l’isolamento degli Stati membri all’interno dell’Unione”. Questa la posizione del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, con riferimento alle misure varate dall‘Austria e dalla Slovenia sui controlli alle frontiere con l’Italia.
“Non ci risulta, peraltro, che siano state effettuate le necessarie notifiche a Bruxelles – ha affermato Giansanti –. Il governo e gli imprenditori stanno compiendo uno sforzo eccezionale per assicurare la continuità produttiva e la stabilità del lavoro. È però necessario che i prodotti arrivino a destinazione nei tempi previsti. E questo vale in primo luogo per le produzioni deperibili, a partire dall’ortofrutta”.
Oltre il 60% delle esportazioni agroalimentari italiane – sottolinea Confagricoltura – è destinato agli Stati membri dell’Unione europea.
“Anche se in misura più limitata – rileva Giansanti – il problema si pone anche per le importazioni di settore. La produzione agricola e degli allevamenti copre il 75% del fabbisogno delle industrie di trasformazione. Il resto viene importato. Non è un problema immediato, ma il mancato rifornimento può compromettere il ciclo produttivo. Dobbiamo evitare – conclude il presidente di Confagricoltura – iniziative sproporzionate e unilaterali prese dai singoli Stati membri che possono aggravare ulteriormente il costo sociale ed economico dell’emergenza Coronavirus”.