(Teleborsa) – La Banca europea per gli investimenti (BEI) ha versato oggi il primo dei due miliardi previsti per la Sanità italiana per il rafforzamento di strutture e organici in seguito all’emergenza determinata dalla pandemia da Covid-19.
Il Framework loan da due miliardi, pari a circa i due terzi delle risorse necessarie per gli interventi previsti dal “Decreto rilancio” nel settore sanitario, era stato firmato a luglio tra BEI, Ministero dell’economia e delle Finanze (MEF), Ministero della Sanità e Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19.
Per importo, si tratta di uno tra i maggiori prestiti finora concessi con una singola operazione nella storia ultrasessantennale della BEI nell’intera Unione europea. La durata del finanziamento è di 15 anni e il tasso di interesse pari a zero.
Il prestito finanzierà gli interventi inclusi nei piani di emergenza predisposti dalle Regioni in risposta alla pandemia ed in particolare: il rafforzamento della rete ospedaliera con complessivi 8.025 posti in terapia intensiva e semi-intensiva (3.500 nuovi posti letto per la terapia intensiva, 4.225 in semi-intensiva, quattro strutture mobili per 300 posti di terapia intensiva); la ristrutturazione di 651 pronto soccorso; materiali di consumo e attrezzature sanitarie; mezzi di trasposto sanitari e personale sanitario aggiuntivo, anche temporaneo, per 9.600 unità; supporto per l’assistenza territoriale, con il rafforzamento di infrastrutture e sistemi digitali per l’assistenza domiciliare e residenziale e per il monitoraggio da remoto, attivazione di centrali operative regionali per il monitoraggio dei pazienti.