(Teleborsa) – Nelle ultime 24 ore nel nostro Paese sono risultate positive al tampone 652 persone, il 45% dei quali in Lombardia, mentre sono morte 130 persone portando il numero delle vittime a 32.616. Questo il bollettino aggiornato della Protezione Civile secondo il quale sono attualmente 59.322 i malati di coronavirus in Italia e 228.658 i contagiati totali.
Lombardia, rischio da moderato a basso
– “Un primo passo avanti verso la tanto auspicata ‘nuova normalità’ e un premio alla volontà dei lombardi, cui va il mio ringraziamento, che hanno rispettato le regole”. Con queste parole il Governatore Attilio Fontana esprime “soddisfazione” per il report dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) secondo cui l’indice Rt della Lombardia è pari a 0,51, in discesa rispetto allo 0,62 dell’ultima rilevazione. Il livello di rischio passa dunque da moderato a basso.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 25.933 in Lombardia, 8.452 in Piemonte, 4.730 in Emilia-Romagna, 3.023 in Veneto, 1.786 in Toscana, 1.908 in Liguria, 3.635 nel Lazio, 1.768 nelle Marche, 1.292 in Campania, 1.838 in Puglia, 607 nella Provincia autonoma di Trento, 1.519 in Sicilia, 485 in Friuli Venezia Giulia, 1.179 in Abruzzo, 224 nella Provincia autonoma di Bolzano, 59 in Umbria, 306 in Sardegna, 43 in Valle d’Aosta, 302 in Calabria, 184 in Molise e 49 in Basilicata.
Guai, però, ad abbassare la guardia. “Oggi il virus ancora circola e non possiamo allentare le misure di protezione individuale”. A dirlo è Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto superiore di Sanità. Tanto più che, secondo Magrini, Dg Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) per il vaccino bisognerà aspettare la primavera o l’estate 2021.