(Teleborsa) – L’assenza di crescita ed i nuovi rischi dell’epidemia di Coronavirus in Cina, sono stati incorporati nelle nuove previsioni economiche formulate dal Centro Studi di Confindustria, che ha pubblicato il rapporto Congiuntura Flash, un’istantanea sull’andamento dell’economia italiana nel panorama internazionale.
“L’Italia inizia anche il 2020 senza crescita” – sottolinea il CSC – indicando che la crescita “stenta” e “persiste una sostanziale stagnazione” avviata a fine 2019. “Dopo il tonfo della produzione a dicembre, l’industria inizia l’anno ancora debole, ma con segnali di stabilizzazione”.
In questo contesto, l’occupazione è rimasta pressoché ferma nella seconda parte del 2019, complice la frenata del PIL e le prospettive incerte. L’export ha registrato dati negativi a fine anno ed una dinamica di espansione ridotta ad inizio 2020, che ancora “non incorpora un impatto da Coronavirus”. Segnali contrastanti arrivano dai consumi.
Il commercio mondiale – sottolinea il CSC – ha registrato nel 2019 il primo calo dal 2009 ed i buoni segnali di inizio 2020, seguiti all’accordo USA-Cina sui dazi, sono stati messi in ombra dall’insorgere dell’emergenza Coronavirus in Cina. Gli economisti di Confindustria, però, rilevano che i mercati per ora tengono. “Le borse cinesi – si sottolinea – hanno fatto appena in tempo a brindare all’accordo nella prima fase di negoziati commerciali con gli USA, che si sono trovate a sostenere le conseguenze del Coronavirus”.
Per quanto concderne il futuro, “domina l’incertezza sui tempi di rientro dell’emergenza sanitaria – indica il CSC – e già si sono prodotti effetti negativi reali in trasporti, turismo, consumi domestici, attività di molte imprese, spesso parte di catene del valore internazionali. Gli indicatori economici daranno presto conto di questi impatti”.