(Teleborsa) – Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato il documento: “Contributo a fondo perduto per i comuni in stato di emergenza”.
Lo studio esamina la disciplina prevista dal comma 4 dell’articolo 25 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 ( “Decreto Rilancio”) in materia di contributi a fondo perduto a favore dei contribuenti aventi il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio di comuni colpiti da eventi calamitosi (sismi, alluvioni o altri eventi naturali avversi).
Il contributo ha lo scopo di supportare i soggetti economici maggiormente danneggiati dalle conseguenze economiche inevitabilmente indotte dalla pandemia da Coronavirus alleviando, dal punto di vista economico e finanziario, gli effetti negativi dell’epidemia.
Si tratta di una norma derogatoria rispetto alle regole generali fissate dal decreto ai fini dell’erogazione dei fondi in parola, in quanto prevede delle condizioni più favorevoli per l’erogazione dei contributi in favore dei soggetti citati, in considerazione della pregressa situazione di difficoltà economica in cui gli stessi versavano a causa delle calamità intervenute nei territori in cui esercitavano la loro attività economica.
Il documento fornisce chiarimenti e precisazioni in merito alla specifica disciplina fissata dall’ultimo periodo del prefato comma 4, offrendo utili suggerimenti operativi in merito all’individuazione dei comuni interessati dalle delibere emergenziali rilevanti ai fini dell’accesso alla disciplina derogatoria citata. Un tema di particolare delicatezza, tenuto conto dei risvolti anche penali che possono derivare nei casi di percezione del contributo in tutto o in parte non spettante.