(Teleborsa) – Una ricognizione dello scenario economico, finanziario e legislativo, connesso all’attuazione della Brexit, nonché una guida operativa in relazione alle principali tematiche toccate dal cambiamento in corso, perché “i cambiamenti che scaturiranno, anche in funzione delle tempistiche e delle modalità definitive di uscita dalla UE”, “appaiono di enorme rilevanza non solo per i professionisti interessati per attività professionale in loco o perché seguono direttamente clientela britannica in Italia, o italiana in Inghilterra, ma anche per chi affianca imprese italiane, anche di minori dimensioni, che hanno flussi import-export con il Regno Unito”.
Questo l’obiettivo dello studio pubblicato da Consiglio e Fondazione Nazionale dei commercialisti, dal titolo “Un focus sugli impatti della Brexit per le imprese e per i commercialisti”.
“Tra le principali problematiche operative – si legge nella nota – le modifiche alla regolamentazione, alla decorrenza e alle modalità di adempimento degli obblighi ai fini doganali, IVA e Intrastat, la “passaportabilità” delle licenze finanziarie/assicurative e delle certificazioni farmaceutiche, nonché quelle legate alla regolamentazione della sicurezza sui prodotti. Attenzione anche alle tematiche riguardanti il diritto di stabilimento per ragioni di lavoro e la reciproca tutela dei cittadini all’estero e quelle relative agli impatti della Brexit nelle valutazioni di risk management e di audit per le imprese italiane coinvolte”.