(Teleborsa) – I listini della benzina presso i distributori devono calare di almeno 25 centesimi di euro, e c’è margine per una riduzione di 15 centesimi per il gasolio.
Torna in campo Codacons che denuncia l’esistenza di speculazioni, su cui ora dovranno indagare le Procure della Repubblica di tutta Italia: “il mancato ribasso rappresenta una possibile speculazione a danno dei consumatori, e pertanto abbiamo deciso di coinvolgere 104 Procure della Repubblica di tutta Italia affinché avviino indagini per le possibili fattispecie di aggiotaggio e manovre speculative su merci”.
“L’emergenza coronavirus ha portato ad un crollo del petrolio, le cui quotazioni hanno oramai raggiunto i livelli minimi dal 2002, con il Brent sceso a 19,17 dollari al barile – ha spiegato in una nota il Codacons – una diminuzione delle quotazioni che dura da settimane, ma che non ha avuto ripercussioni sui prezzi dei carburanti alla pompa: ad esempio solo nel mese di marzo, a fronte di un calo del greggio attorno al -60%, benzina e gasolio sono calati appena del -6%”.