(Teleborsa) – “La partnership con Generali è strategica e tutela componenti industriali e identità”. Ne sono convinti Diego Milani, segretario generale Assocap Gruppo Agenti Cattolica-divisione FATA, e Donato Lucchetta, Presidente del Gruppo Aziendale Agenti Cattolica (Gaa) che in due lettere agli agenti hanno commentato l’accordo con il quale Generali si impegna a diventare azionista rilevante con il 24,4% di Cattolica attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato per 300 milioni di euro condizionato alla trasformazione di Cattolica in società per azioni.
“Non posso ascoltare la voce di chi non mi parla di cose da fare e soprattutto di come si faranno. Voglio invece ascoltare chi mi rivolge considerazione e rispetto centralizzati nel business industriale e parla di progetti e di sviluppo, di solide fondamenta del percorso di valorizzazione della gestione caratteristica di un’impresa d’assicurazioni: quella della sua rete – ha dichiarato Milani nella lettera diffusa agli agenti della Compagnia veronese –. Per molti di noi è positivo sapere che il core business dell’agroalimentare non perderà la sua caratterizzazione e che, possibilmente, verrà potenziato. Per altri conoscere che il Terzo Settore rimarrà strategico, per altri ancora che la sede di Verona dell’impresa rimarrà salda al suo posto. Un imprenditore – ha aggiunto – vuole soltanto sentire parlare di progetti e quello che stiamo ascoltando non è soltanto un progetto, bensì una partnership d’ordine strategico che salvaguarda le componenti industriali e le identità con il presupposto di garantire solidità e durata. A tutti gli effetti è un programma dentro cui vengono descritte attività e obiettivi con la necessaria chiarezza e soprattutto rispetta il valore della rete”.
“Da più parti ho sentito e letto che azioni a difesa dell’una o dell’altra ragione, dell’una o dell’altra azione da intraprendere, sono fatte a tutela, tra gli altri, degli Agenti e della Rete, nonostante, personalmente, debba rilevare che nessuno tra coloro che si oppongono abbia presentato un piano alternativo significativo e che nessuno abbia chiesto ufficialmente il nostro parere – ha dichiarato Lucchetta nella sua lettera agli agenti –. Ritengo quindi che, come sempre, dovremo essere capaci di trasformare in forza le nostre capacità e consapevolezze e presentarci alla Compagnia che verrà dopo il 31 luglio con un’unica pregiudiziale: la tutela in ogni sua forma del nostro ruolo di Agenti e di imprenditori, con visione a medio lungo termine, unica garanzia di risultato a beneficio di tutti gli stakeholders. Sono certo che anche in un mercato evoluto Cattolica ed i suoi Agenti, arricchiti dal valore di un partner di primissimo ordine, sapranno farsi preferire. Abbiamo, e le sapremo mettere a frutto, tutte le risorse e la forza, anche personali per affrontare percorsi che non immaginavamo, ma che razionalmente valutati e approcciati, potranno trasformare momenti di criticità in situazioni di opportunità per noi ed i nostri clienti al fine di continuare a consolidare i fondamentali industriali di cui rappresentiamo l’asset indispensabile anche per i soci”.