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Caso Gregoretti, maggioranza diserta voto in Giunta su Salvini

(Teleborsa) – Come ipotizzato nelle scorse ore, la maggioranza non parteciperà alla riunione né al voto della Giunta delle immunità del Senato, convocata alle 17 di oggi per votare la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini sul caso Gregoretti, la nave militare della nostra Guardia Costiera con oltre 130 migranti a bordo, “bloccata” nel porto di Augusta, sud della Sicilia, per sei giorni nel luglio scorso per disposizione dell’allora Ministro dell’Interno che ne impediva lo sbarco.

“Non ci presenteremo in Giunta in quanto la convocazione di oggi è frutto di gravi forzature sia del Presidente Gasparri che della Presidente Casellati – si legge in una nota congiunta deii capigruppo e i componenti della Giunta delle immunità della maggioranza al Senato-. Non ci presenteremo anche perché non sono state accolte le richieste di approfondimenti istruttori avanzate in Giunta. Siamo contrari all’utilizzo strumentale che il centrodestra sta cercando di fare delle istituzioni”.

“Questa giunta é illegittima, non ci doveva essere – ha spiegato all’uscita il capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci elencando i motivi della decisione – e il presidente Gasparri non é disponibile a dare il materiale necessario per deliberare in scienza e coscienza. Sarebbe una pagliacciata”.

Mentre Salvini fa sapere di essere pronto “ad andare in prigione”, Di Maio passa all’attacco accusando l’ex collega di Governo di essere passato “dal sovranismo al vittimismo”. “Il nostro obiettivo come parlamento deve essere di lavorare per i cittadini, la magistratura si occuperà della questione Gregoretti. Ognuno si prenda le sue responsabilità”, ha detto il Ministro a margine del Consiglio Esteri Ue.

I numeri – La Giunta per le immunità è composta da 23 membri: 6 in quota M5S, 5 Lega, 4 Forza Italia, 3 Italia viva, 1 ciascuno Pd, FdI, Leu, Misto e Svp. La maggioranza giallorossa può contare su 11 voti. Il commissario di Svp è ammalato e ha fatto sapere che non sarà presente al voto. Dovrebbe dare forfait anche l’ex Cinque Stelle (ora Misto) Gregorio De Falco. In aula dovrebbero ritrovarsi in 10: 5 Lega, 4 Forza Italia e uno FdI. Salvini – pronto a cavalcare l’onda della polemica in vista della consultazione elettorale in Emilia Romagna – ha annunciato che i senatori voteranno a favore del processo. Con un risultato paradossale: 5 voti a favore (Lega) e cinque voti contro (Forza Italia, compreso il presidente Gasparri più FdI). Con un “pareggio” la relazione del presidente, contro l’autorizzazione a procedere, verrebbe cassata e tutto rinviato, per la decisione definitiva dell’Aula al 17 febbraio.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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