(Teleborsa) – Allarmanti. Così Paolo Capone, segretario Generale dell’Ugl, ha commentato i dati rilasciati da Confcommercio sugli esercizi commerciali che stimano che circa 60mila imprese tra bar e ristoranti chiuderanno a causa del lokdown: “stiamo parlando del 20% delle piccole imprese, la spina dorsale su cui poggia l’intero sistema Paese”.
“Mentre la liquidità – ha aggiunto – promessa dal governo tramite i fondi garantiti tarda ad arrivare e il dibattito relativo alle somme da destinare a fondo perduto è ancora in alto mare, il tessuto produttivo italiano rischia un tracollo economico senza precedenti. Il suicidio dell’imprenditore napoletano avvenuto nei giorni scorsi è un triste campanello d’allarme di quanti hanno paura di non farcela. In tal senso, imprese e lavoratori hanno bisogno di risposte certe e concrete”. È inammissibile – ha concluso – che provvedimenti adottati da mesi siano incagliati nelle maglie della burocrazia. È tempo di superare i veti incrociati e varare una seria riforma del fisco volta a riattivare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro per favorire cosi’ la ripresa economica.”