(Teleborsa) – Gli operatori del mercato finanziario hanno 18 mesi per ridurre la loro esposizione presso le controparti centrali (CCP) del Regno Unito. È quanto stabilito oggi dalla Commissione europea con una decisione che è stata specificata essere limitata nel tempo.
Una CCP è un’entità che riduce il rischio sistemico e migliora la stabilità finanziaria ponendosi tra le due controparti in un contratto derivato (ossia agendo come acquirente per il venditore e venditore per l’acquirente del rischio).
Come spiega la Commissione in una nota, la forte dipendenza del sistema finanziario dell’UE dai servizi forniti dalle CCP con sede nel Regno Unito solleva importanti questioni relative alla stabilità finanziaria e richiede la riduzione dell’esposizione dell’UE a queste infrastrutture.
Lo scopo della decisione odierna di equivalenza temporanea quindi mira a proteggere la stabilità finanziaria nell’UE e a dare agli operatori di mercato il tempo necessario per ridurre la loro esposizione alle CCP del Regno Unito in vista dell’uscita del Paese dall’Unione europea.
“I centri di compensazione, o CCP, svolgono un ruolo sistemico nel nostro sistema finanziario. Stiamo adottando questa decisione per proteggere la nostra stabilità finanziaria, che è una delle nostre priorità fondamentali – ha dichiarato Valdis Dombrovskis, Vicepresidente esecutivo per un’economia al servizio delle persone – Questa decisione limitata nel tempo ha una logica molto pratica, poiché offre agli operatori del mercato dell’UE il tempo necessario per ridurre le loro esposizioni eccessive alle CCP con sede nel Regno Unito e alle CCP dell’UE il tempo per sviluppare la loro capacità di compensazione. Di conseguenza, le esposizioni saranno più equilibrate. È una questione di stabilità finanziaria”.
(Foto: Lukasz Kobus – © Unione Europea)