Fallisce nel finale il rimbalzo delle Borse europee, che chiudono in rosso dopo aver viaggiato in territorio positivo per buona parte della seduta.
A ‘tradire’ i listini del Vecchio Continente è Wall Street dove le perdite miliardarie di colossi come Exxon e Chevron – piegati dalla pandemia e dal crollo della domanda di greggio – offuscano i profitti sopra le attese delle Big Tech, da Amazon a Facebook
Londra segna un calo dell’1,54%, Parigi lascia sul terreno a fine giornata l’1,43% mentre Francoforte perde lo 0,54%.
Male anche piazza Affari nel giorno della diffusione del Pil del secondo trimestre (-12,4%) Il Ftse Mib, che nel corso della seduta era arrivato a guadagnare oltre l’1,2%, ha chiuso con una perdita dello 0,7%, aggravando il bilancio mensile di luglio (-1,47%).
Tra i titoli di Milano, prosegue la discesa di Eni (-3,5%) dopo la trimestrale e il taglio del dividendo.
Tra i pochi in controtendenza Ubi Banca (+4,4%) dopo che i risultati finali dell’opas di Intesa Sanapaolo (-1,6%) hanno decretato una adesione superiore al 90%.
Contrastato, infine, il petrolio con il Wti di settembre che scende a 39,7 dollari (-0,5%) e il Brent sale a 43 dollari (+0,3 per cento).
Lieve peggioramento dello spread, che sale a +154 punti base, con un aumento di 3 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari all’1,01%.