(Teleborsa) – “Prima dell’avvio delle attività da parte di Ilva in Amministrazione Straordinaria e delle società aggiudicatarie occorre un ulteriore approfondimento delle questioni attraverso un incontro specifico ad hoc in sede Ministeriale”. E’ quanto sollecitano Fim, Fiom e Uilm, riferendosi alla partenza dei cantieri per le bonifiche, in una lettera inviata al Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e al Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo.
L’iniziativa segue l’incontro che si è tenuto oggi sul tema delle bonifiche, nel corso del quale l’Ilva in As ha illustrato ai sindacati l’iter di assegnazione delle attività da realizzare, attraverso bandi specifici di gara, con l’avvio di 4 cantieri rispetto alla messa in sicurezza della discarica ‘Cava due mari’, della discarica ex ‘Cementir’, dell’Area ‘fanghi Acciaieria e Altoforno’, e della Caratterizzazione ambientale delle ‘Collinette ecologiche’. Tali attività determinerebbero, di fatto, due bacini occupazionali distinti: uno relativo all’impiego di 40 unità lavorative dal bacino dei lavoratori di Ilva in As funzionali alla costituzione dei cantieri, alle dirette dipendenze di Ilva; l’altro relativo all’assunzione con forma di distacco (legge 160) di 25 unità lavorative, per le aziende aggiudicatarie dei bandi, attraverso un contratto a tempo determinato.
Fim, Fiom e Uilm hanno evidenziato che la condizione dei lavoratori assunti dalle aziende aggiudicatarie dei bandi “dovrà necessariamente prevedere l’inquadramento professionale del CCNL dei metalmeccanici. Diversamente potrebbe determinarsi un Dumping contrattuale che stravolgerebbe la natura dell’accordo sindacale del 6 settembre 2018, oltre al danno di natura economica e normativa”.