(Teleborsa) – Gli Stati Uniti valutano la possibilità imporre nuovi dazi da 3,1 miliardi di dollari sulle esportazioni di Francia, Germania, Spagna e Regno Unito. Il Rappresentante per il Commercio statunitense, Robert Lighthizer ha comunicato in una nota la possibilità che siano colpiti prodotti come olive, birra, gin e camion; inoltre, potrebbero essere imposte aliquote più alte ai dazi del 15 e 25 per cento imposte su decine di prodotti, tra cui aerei, formaggi, arance, limoni e yogurt, provenienti dai Paesi dell’Unione europea (Italia compresa, quindi).
La “minaccia” statunitense di nuovi dazi si inserisce in scia allo scontro tra Boeing e Airbus sui sussidi statali, che va avanti da 15 anni. Un paio di anni fa, l’Organizzazione Mondiale per il commercio (WTO) ha sentenziato che sia gli Stati Uniti, sia l’Unione europea sono colpevoli di aver sostenuto illegalmente le loro rispettive industrie aeronautiche.
Lo scorso ottobre, la WTO ha autorizzato il Presidente statunitense Donald Trump a imporre 7,5 miliardi di dollari in dazi sulle esportazioni dell’Unione europea; finora, Washington ha imposto dazi che coprono circa la metà del valore consentito dalla WTO.
Il prossimo mese, la WTO dovrebbe dare il via libera ai dazi europei sui prodotti statunitensi, come scrive Bloomberg News; l’Unione europea ha chiesto di imporre fino a 11,2 miliardi di dollari in dazi. Una vicenda complessa ed è proprio in questo quadro che si inserisce la mossa statunitense, parte della strategia per convincere l’UE a trovare un accordo che finora non è arrivato.