(Teleborsa) – I dazi non sono la risposta che i cittadini si attendono, specie in Europa che non deve perdere il treno del Green Deal e anzi deve avere il coraggio di investire in un’agricoltura di qualità.
Sono le parole della ministra per le Politiche Agricole Teresa Bellanova intervenuta a Bruxelles al Consiglio dei ministri dell’Agricoltura e della pesca.
“Abbiamo sempre considerato gli Stati Uniti un alleato fondamentale e strategico e certo i dazi non sono la risposta che i cittadini si attendono da Stati Uniti ed Europa“, ha detto in merito all’incontro che ha avuto con il Segretario all’Agricoltura USA Sonny Perdue.
“Siamo fiduciosi che, anche per la profonda conoscenza del mondo agricolo, il Segretario Perdue, nel comprendere la reale portata e gravità della situazione, possa contribuire ad evitare che ulteriori misure restrittive generino altre ripercussioni negative sui rispettivi settori agricoli e anche nel quadro delle prossime sfide che entrambi dovremo in modo coeso affrontare”, ha aggiunto ricordando che incontrerà nuovamente Perdue a Roma il 30 gennaio prossimo.
“L’Europa verde – ha detto Bellanova intervenendo nella discussione sul Green Deal europeo in relazione alla Pac Post 2020 – è un’occasione da non perdere. E voglio dirlo con forza anche in questa sede: l’agricoltura di qualità e la produzione di cibo di qualità sono parte della soluzione. Agricoltura significa difesa degli ecosistemi e della biodiversità, noi dobbiamo supportarla: Green Deal e Pac post 2020 devono dare risposte e strumenti concreti di futuro. Non nuova burocrazia ma promozione di pratiche a livello economico, ambientale, sociale”.
“Proprio per questo – ha sottolineato la ministra italiana – vogliamo una Pac ambiziosa e più coraggiosa per l’agricoltura del 2030. La proposta di riforma della Pac deve essere realmente attenta al reddito degli agricoltori e delle imprese. Maggiore impegno deve significare più risorse, coerenti con gli sforzi senza precedenti che chiediamo agli agricoltori sulla tutela dell’ambiente”.
“L’Italia è pronta a fare la sua parte – ha proseguito Bellanova – indicando come prioritarie economia circolare, lotta allo spreco alimentare, contrasto alle nuove fitopatie, equilibrio tra approvvigionamento e sostenibilità ambientale, trasparenza nei rapporti di filiera e bilanciamento nella catena del valore. La direttiva contro le pratiche sleali è un passo importante. Adesso va assicurata trasparenza sulle etichette. I cittadini europei hanno il diritto di conoscere l’origine della materia prima di tutti gli alimenti. Su questo ci aspettiamo risposte coraggiose”, ha concluso.