(Teleborsa) – L’economia italiana è tornata a crescere, dopo mesi di crisi durissima per il coronavirus. Secondo il bollettino economico della Banca d’Italia, nel terzo trimestre “il ritorno alla crescita è stato verosimilmente più sostenuto di quanto prefigurato a luglio. Anche grazie alle misure di stimolo, l’aumento del PIL potrebbe essere stato intorno al 12%” rispetto ad aprile-giugno, “sospinto soprattutto dal forte recupero dell’industria, dove le imprese prevedono un andamento piu’ favorevole della domanda nei prossimi mesi”. A gennaio-marzo il PIL ha segnato un -5,5% mentre nel secondo trimestre un -13%.
“Restano più incerte le prospettive dei servizi – sottolinea Via Nazionale – in ripresa anche per effetto del buon andamento dei flussi turistici domestici ma ancora su livelli di attività molto contenuti”. “Le famiglie – aggiunge Bankitalia – indicano un graduale miglioramento delle proprie condizioni economiche, ma riportano anche un’elevata propensione al risparmio a fini precauzionali. In prospettiva, resta rilevante il rischio che l’evoluzione globale della pandemia possa continuare a ripercuotersi sulla fiducia di famiglie e imprese o resti debole la domanda globale”.
Buone notizie per la produzione industriale che nel terzo trimestre è cresciuta di circa il 30%, “ritornando ai volumi precedenti l’inizio dell’epidemia”. Si legge nel bollettino economico, che l’attività industriale, “che era caduta fortemente ad aprile ma aveva in parte recuperato già a maggio e giugno, è ulteriormente aumentata a luglio e agosto (rispettivamente del 7% e del 7,7%), sostenuta soprattutto dai beni strumentali e da quelli intermedi”.
L’indagine sulle imprese realizzata da Palazzo Koch a settembre “conferma la ripresa in atto: la proporzione di aziende che si aspetta un miglioramento della situazione economica generale rispetto ai tre mesi precedenti sale al 30%, dal 3% della scorsa rilevazione”.
I servizi, “che più duramente hanno risentito delle misure di contenimento della pandemia, avrebbero nel complesso contribuito positivamente alla crescita dell’attività economica nel terzo trimestre, a seguito della parziale riapertura di molte attivita’ e del buon andamento dei flussi turistici interni”.
“Avrebbe tuttavia – aggiunge Bankitalia – ancora esercitato un freno la componente estera del turismo, soprattutto per i servizi alberghieri e di ristorazione: ad agosto le spese di viaggiatori stranieri in Italia sono state inferiori di circa un quarto rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, mentre a giugno erano inferiori di oltre tre quarti”.
Nel 2020 il PIL italiano dovrebbe segnare un crollo di poco inferiore al 10% a causa della pandemia, per poi tornare a una ripresa “molto graduale” nei prossimi anni.
Secondo la Banca d’Italia le misure espansive del Governo dovrebbero dare una “spinta considerevole” alla ripresa dell’economia, ma ora è necessario accelerare i tempi e garantire la “qualità degli interventi”.
“Il ricorso agli ammortizzatori sociali – sottolinea ancora Palazzo Koch – continua a mitigare l’impatto della crisi sull’occupazione: nella media del periodo luglio-agosto il numero di ore autorizzate per l’integrazione salariale, pur dimezzatosi rispetto al picco del bimestre aprile-maggio, è rimasto su livelli mai raggiunti prima dell’emergenza sanitaria”.
Aumentano, infine, i prestiti bancari alle imprese. “Il forte fabbisogno di liquidità delle imprese – chiarisce il bollettino – è stato ampiamente soddisfatto dalla crescita sostenuta del credito, iniziata a marzo e proseguita in estate (pari al 9,6% su base annua nei tre mesi terminanti ad agosto)”. “Il miglioramento delle condizioni di offerta – spiega Palazzo Koch – è stato favorito dall’introduzione di consistenti garanzie pubbliche sui nuovi finanziamenti e di condizioni molto favorevoli sulle nuove operazioni di rifinanziamento (Tltro3) della BCE. L’aumento delle erogazioni e’ avvenuto senza aggravi di costo: i tassi sui prestiti sono rimasti invariati, su livelli contenuti”.