(Teleborsa) – Rallentano i prestiti bancari a famiglie e imprese. Nel mese di febbraio, sottolinea l’Abi nel rapporto mensile, i finanziamenti ai nuclei familiari e alle aziende sono aumentati dello 0,4% rispetto a un anno prima, contro il +0,6% di gennaio. In frenata anche il totale dei prestiti all’economia, con un andamento stazionario a febbraio mentre il mese prima c’era stato un +0,1%.
A gennaio, spiega Palazzo Altieri, si conferma la crescita del mercato dei mutui: l’ammontare dei mutui in essere delle famiglie ha segnato una crescita del 2,4% su base annua. Sempre nel primo mese dell’anno, “a seguito della riduzione della domanda di finanziamenti, nonostante tassi d’interesse che permangono su livelli storicamente infimi, per i prestiti alle imprese c’è una riduzione dell’1%”.
Con l’epidemia di coronavirus in corso, l’associazione bancaria non si sbilancia sul futuro andamento dei finanziamenti. “Per i prestiti – spiega il vicedirettore generale Gianfranco Torriero – in questo momento ci aspettiamo che la domanda principale da parte delle imprese sarà finalizzata alla gestione del credito in essere e non dovrebbe esserci una diminuzione. Difficilmente ci potremo attendere delle variazioni in positivo, ma già il fatto di non avere un andamento negativo” sarà importante.
Sofferenze giù, ai minimi dal 2010 – Le sofferenze bancarie diminuiscono ancora verso quota 25 miliardi, ai minimi da 10 anni, sottolinea ancora l’ABI secondo cui a gennaio le sofferenze nette sono state pari a 25,851 miliardi, mentre a dicembre erano a 26,528 miliardi.