(Teleborsa) – “Nel ruolo che ricopro non posso che cercare di essere ottimista. E’ da luglio del 2019 che dialoghiamo con il Governo per cercare un componimento della situazione”.
Lo ha detto l’Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, a 24Mattino su Radio 24 sottolineando che “ovviamente abbiamo messo in atto tutte le azioni di tutela necessarie sia nei confronti dell’ Europa che dei tribunali amministrativi per salvaguardare gli interessi dell’azienda. Parliamo di 7.000 dipendenti, di 7 miliardi di investimenti pronti a partire con progetti esecutivi approvati. Quindi un quadro di riferimento complesso e che deve essere considerato un valore per il sistema paese”.
In passato “nel sistema emerge una non gestione o una non corretta gestione del sistema infrastrutturale del Paese – ha proseguito Tomasi per il quale “ci vuole una pianificazione di medio e lungo termine”.
Nell’ultimo anno nella collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture “sono stati fatti grandissimi passi in avanti” sottolinea Tomasi per il quale “è mancata una visione strategica della manutenzione. La mancanza di una chiara definizione non ha prodotto un piano di manutenzione coerente con le necessità”.
Ieri intanto è arrivata la nota di Atlantia a margine della riunione del Consiglio di Amministrazione di Autostrade che ha ufficializzato in una lettera al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l’intenzione di voler procedere nella trattativa con il Governo, anche dopo il 30 giugno. Nel comunicato diffuso dalla holding che controlla ASPI, si sottolinea infatti “la volontà della società di proseguire – anche successivamente al 30 giugno 2020 – le interlocuzioni per la definizione concordata della procedura di contestazione avviata dal Concedente il 16 agosto 2018, fermi comunque i propri diritti maturati e maturandi, anche ai sensi dell’art. 9 bis della Convenzione Unica in relazione ai mutamenti sostanziali del quadro legislativo e regolatorio” introdotti dal decreto legge Milleproroghe emanato il 30 dicembre 2019.