(Teleborsa) – Le affermazioni rilasciate oggi in audizione al Senato dal Presidente facente funzioni dell’Anac sono basate su valutazioni superficiali e su dati e fatti totalmente errati, come più volte ASPI ha avuto modo di sottolineare all’opinione pubblica.
Per quanto riguarda l’accusa di mancata trasparenza e scarsa collaborazione, è sufficiente ricordare che la richiesta di informazioni di ANAC ad ASPI sulle spese di manutenzione risale al 21 agosto 2018. ASPI rispose in modo tempestivo e puntualmente con un dossier articolato il 5 settembre 2018, senza ricevere alcuna ulteriore richiesta di chiarimento da parte dell’autorità. In tema di trasparenza, è noto che la società è stata la prima concessionaria a pubblicare online sul proprio sito la versione integrale della Concessione e dei relativi allegati e a fornire, anche successivamente, ogni tipo di informazione richiesta dall’autorità.
Inoltre sul sito di ASPI viene periodicamente aggiornata l’area “Dati e Fatti” che contiene le informazioni di dettaglio relativamente alle spese di manutenzione degli ultimi 20 anni. Anche le percentuali e i dati di ANAC sulla spesa di manutenzione di ASPI non corrispondono alla realtà dei fatti. La società ha già chiarito in passato che ANAC, nel formulare i suoi report, mette impropriamente in relazione le spese di manutenzione con le spese complessive per investimenti, giungendo a conclusioni errate e superficiali.
Infine, l’autorità sembra non tenere minimamente conto che ASPI ha avviato un’ulteriore e significativa accelerazione delle spese di manutenzione e di ammodernamento della rete, con un Piano di Trasformazione che prevede una spesa complessiva tra manutenzione e investimenti pari a 7,5 miliardi di euro entro il 2023. Sono oltre 300 i cantieri di manutenzione attualmente aperti a livello nazionale, di cui circa più di 100 nella sola Liguria. Ulteriori cantieri potranno essere aperti nel momento in cui saranno sbloccati dagli enti competenti gli iter autorizzativi di diversi progetti di interventi predisposti e presentati da ASPI da quasi un anno. In ogni caso, a fine 2020 verranno completati lavori di manutenzioni per oltre 700 milioni di euro. Queste risorse sono ovviamente aggiuntive rispetto ai costi che ASPI ha sostenuto per la ricostruzione del viadotto Polcevera, pari a 290 milioni di euro, completamente a carico della società.
Autostrade per l’Italia è comunque a disposizione, a circa 2 anni dall’unica richiesta di informazioni pervenuta da ANAC, per fornire ulteriori elementi che l’autorità dovesse ritenere opportuni, in coerenza con il principio di piena trasparenza adottato dalla società.