(Teleborsa) – ha registrato nel 2019 una raccolta netta positiva per circa 0,3 miliardi di euro (al netto delle deleghe di Ramo I); il totale delle masse gestite a fine dicembre 2019 è pari a 185,7 miliardi di euro, anche grazie ad una performance ponderata netta dei fondi comuni di oltre l’8,5% nel 2019.
L’utile ante imposte ha raggiunto i 204,9 milioni di euro (in aumento di circa il 18% rispetto ai 173,6 milioni di euro del 2018), mentre l’utile netto si è attestato a 145,8 milioni di euro (+19% sui 122,1 milioni di euro del 2018).
L’utile netto normalizzato (che non tiene conto di costi o ricavi straordinari e/o non monetari fra i quali gli ammortamenti di intangibili a vita utile definita) è stato pari a 185,1 milioni di euro (+13% rispetto ai 163,2 milioni di euro del 2018.
Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,205 euro per ogni azione ordinaria di Anima Holding, al lordo delle ritenute di legge; il dividendo sarà pagabile a partire dal 20 maggio 2020 (con stacco cedola il 18 maggio 2020 e record date 19 maggio 2020).
L’Assemblea sarà chiamata anche a deliberare sulla proposta di cancellare azioni proprie in portafoglio pari al 3% del capitale sociale e sulla conseguente modifica dell’art. 5 dello Statuto sociale.
La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019 risulta negativa per 223,3 milioni di euro (era negativa per 311,6 milioni di euro alla fine dell’esercizio 2018).
La capogruppo ANIMA Holding ha registrato un utile netto pari a 148,8 milioni di euro (126,7 milioni di euro nel 2018).