(Teleborsa) – Dopo i finanziamenti la ricapitalizzaizone delle imprese, per evitare un’impennata della leva finanziaria, che potrebbe rallentare la ripresa. Il direttore generale dell’ABI, Giovanni Sabatini, in un’audizione nella commissione industria del Senato, ha affermato che “in prospettiva, e nella definizione delle misure da adottare nella fase successiva a quella emergenziale, occorrerà valutare se non sarà necessario prevedere misure che possano aiutare le imprese a migliorare la loro patrimonializzazione“, anche ricorrendo ad operazioni condotte da veicoli pubblici, come recentemente prospettato da Bankitalia.
Sabatini ha affrontato anche il tema dei finanziamenti alle imprese previsti dal Dl Liquidità, affermando che, per accelerare i processi di erogazione degli stessi, “occorrerebbe prevedere espressamente alcune attenuazioni della responsabilità penale” a carico delle banche. Ciò sarebbe possibile mediante una estensione delle esenzioni dai reati di bancarotta, già previsti dalla legge fallimentare, e l’utilizzo di un sistema basato su “griglie” di indici, da applicare in via preventiva.
Una scelta che si rivelerebbe quanto mai opportuna “laddove si ritenesse opportuno estendere le misure di sostegno anche a imprese che avevano posizioni classificate come inadempienze probabili in data antecedente al 31 gennaio 2020″. “Non considerare anche interventi a favore di imprese ancora in continuità aziendale, ancorché in difficoltà originatesi per fatti antecedenti alla pandemia – rileva – potrebbe significare condannare tali imprese a una crisi irreversibile”.