(Teleborsa) – Sale a 93% la percentuale delle banche in Italia che aderisce alle nuove moratorie sottoscritte da Abi e dalle Associazioni di rappresentanza di impresa.
Lo rende noto la stessa Abi, precisando che le nuove moratorie, con cui è stata estesa ai prestiti concessi fino al 31 gennaio 2020 la possibilità di chiedere la sospensione o l’allungamento, sono già operative per tutta l’Italia.
La moratoria è riferita ai finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese danneggiate dall’emergenza Covid-19. La sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti – precisa Abi – può essere chiesta fino a un anno.
La sospensione è applicabile ai finanziamenti a medio lungo termine (mutui), anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie, e alle operazioni di leasing, immobiliare o mobiliare. In questo ultimo caso, la sospensione riguarda la quota capitale implicita dei canoni di leasing.
Per le operazioni di allungamento dei mutui, sottolinea ancora Abi, il periodo massimo di estensione della scadenza del finanziamento può arrivare fino al 100% della durata residua dell’ammortamento. Per il credito a breve termine e il credito agrario di conduzione il periodo massimo di allungamento delle scadenze è pari rispettivamente a 270 giorni e a 120 giorni.
L’accordo è stato sottoscritto da ABI, Alleanza delle Cooperative Italiane (AGCI, Confcooperative, Legacoop) CIA-Agricoltori Italiani, CLAAI, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confedilizia, Confetra, Confimi Industria, Confindustria e Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti) che chiedono, inoltre, di ampliare l’operatività del Fondo di Garanzia per le PMI e misure aggiuntive per agevolare l’accesso al credito.