Non smette di far parlare di sé la Legge di Bilancio 2019. Amata e odiata allo stesso tempo, ecco che arrivano anche i primi “trattamenti speciali”. I protagonisti? I pensionati.
Le polemiche si sono già accese, i sindacati dei pensionati non hanno gradito la nuova misura e per questo Fnp-Cisl, Spi-Cgil e Uilp-Uil hanno anncunciato di scendere in piazza.
Una manifestazione nazionale che non approva il ricalcolo delle pensioni: dal 1° aprile il nuovo meccanismo di adeguamento all’inflazione porterà infatti a una riduzione degli assegni pensionistici. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Per effetto della Legge di Bilancio 2019 che ha rivisto i meccanismi che adeguano gli assegni all’inflazione, i pensionati che superano di 3 volte il minimo – dunque 1.522€ lordi mensili – assisteranno a una riduzione sulla loro pensione.
Ad essere coinvolte sono 5,6 milioni di pensioni e a conferma di ciò è arrivata una circolare dell’Inps. Come spiegato dall’Istituto, per 2,6 milioni delle posizioni interessate, la riduzione dell’importo lordo sarà di 28 centesimi, ma per altri casi si parla di centinaia di euro. Si tratta di soldi che i pensionati hanno incassato nei primi tre mesi dell’anno e che ora devono restituire all’Inps. Una restituzione dovuta al fatto che l’Istituto non aveva ancora applicato la nuova perequazione.
In questo senso, la Finanziaria prevede sette fasce di perequazione a cui sono applicate aliquote decrescenti:
- per i trattamenti fino a 3 volte il minimo, l’indice di perequazione è pari al 100% e la percentuale di aumento è dell’1,1%;
- per i trattamenti oltre 3 e fino a 4 volte il minimo, l’indice di perequazione è del 97% e l’aumento è dell’1,07% (per importi oltre i 1.522,26€ e fino a 2.029,68€);
- per i trattamenti oltre 4 e fino a 5 volte il minimo, l’indice di perequazione è del 77% e l’aumento è pari al 0,85% (per importi oltre 2.029,68€ e fino a 2.537,10);
- per i trattamenti oltre 5 e fino a 6 volte il minimo, l’indice di perequazione è del 52% e l’aumento è del 0,57% (per importi oltre 2.537,10€ e fino a 3.044,52€);
- per i trattamenti oltre 6 e fino a 8 volte il minimo, l’indice di perequazione è del 47% e l’aumento è del 0,52% (per importi oltre 3.044,52€ e fino a 4.059,36€);
- per trattamenti oltre 8 e fino a 9 volte il minimo, l’indice di perequazione è del 45% e l’aumento è del 0,50% (per importi oltre 4.059,36€ e fino a 4.566,78€);
- per trattamenti oltre 9 volte il minimo, l’indice di perequazione è del 40% e l’aumento è del 0,44% (per importi oltre 4.569,28€).