“Adegueremo le pensioni di invalidità attualmente ferme a 278 euro. Non useremo i soldi europei, ma se mio figlio ha fame io non gli nego il panino”, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini al programma televisivo Cartabianca, in onda su Rai 3.
Nonostante le pressioni dell’Unione Europea che chiede all’Italia una riduzione della spesa previdenziale e assistenziale, Salvini ha parlato di un possibile aumento del sussidio di invalidità e del diritto alla pensione dopo 41 anni di lavoro.
A proposito di quota 100, ha detto che “non si tocca: è prevista per tre anni, l‘obiettivo è quota 41, per far andare in pensione la gente dopo 41 anni di lavoro”.
Con quali fondi? Salvini risponde che non verranno usati i soldi europei, ma “quelli degli italiani per il benessere degli italiani”. “Raddoppiare le pensioni riconosciute agli invalidi costerebbe allo Stato circa 3 miliardi di euro. I soldi si trovano se gli italiani lavorano”.
In pratica, il governo vuole recuperare risorse tagliando gli sprechi e battendo cassa dai “grandi evasori”.
Nessuna richiesta all’Ue, tranne quella di permettere all’Italia di utilizzare le risorse a disposizione. Che non significa, prosegue il ministro, che l’Italia vuole aumentare il debito, anzi: “L’obiettivo è di ridurlo e ci sono tutte le condizioni per farlo. Ecco perché, qualora l’UE dovesse aprire una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia sarebbe una scelta più politica che economica”.