(Teleborsa) – Uno studio dell’OCSE fotografa un quadro abbastanza pessimistico sul mercato del lavoro in Italia. Secondo il rapporto Working Better with Age, ci saranno più pensionati che lavoratori entro il 2050.
Gli over-50 inattivi o pensionati potranno aumentare di circa il 40%, non solo nel Belpaese ma anche in Grecia e Polonia, dove il rischio è quello di un rapporto uno a uno per gli over-50 fuori dal mondo del lavoro che lavoratori.
L’Organizzazione invita i governi a promuovere “maggiori e migliori opportunità di lavoro in età avanzata per proteggere gli standard di vita e la sostenibilità delle finanze pubbliche”. Molti i progressi compiuti per incoraggiare i lavoratori più anziani a continuare a lavorare fino all’età di 65 anni, tuttavia l’età effettiva in cui gli anziani escono dal lavoro è più bassa rispetto a 30 anni fa.
Necessario, secondo l’OCSE, una maggiore flessibilità nell’orario di lavoro e migliori condizioni in generale per promuovere una maggiore partecipazione a tutte le età. Un lungo orario di lavoro può dissuadere alcune persone anziane dal lavorare più a lungo e impedire ad alcune donne di perseguire carriere lavorative più lunghe. Cattive condizioni di lavoro in giovane età possono portare a cattive condizioni di salute e al pensionamento anticipato in età avanzata.