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USA, Fed lascia tassi invariati. Decisione attesa da Wall Street

(Teleborsa) – La Federal Reserve ha lasciato invariati i tassi di interesse nella sua ultima riunione dell’anno. Il costo del denaro resta dunque fermo nel range 1,5-1,75%. Quest’anno, la banca centrale guidata da Jerome Powell, ha tagliato i tassi tre volte, con riduzioni da un quarto di punto.

L’attuale livello dei tassi di interesse è “appropriato” per sostenere la crescita e il mercato del lavoro, si legge nella nota che accompagna la decisione di politica monetaria in cui emerge che la maggioranza dei membri della Fed prevede tassi invariati nel 2020.

Dalle dot plot, le tabelle che accompagnano il comunicato finale, emerge inoltre che la banca centrale ha confermato le stime di crescita per l’economia americana per gli anni 2020, 2021 e 2022. Per il prossimo anno, il PIL è atteso crescere del 2%, per il 2021 dell’1,9% e per il 2022 dell’1,8%. Rivisto al ribasso il tasso di disoccupazione, che scende al 3,6% quest’anno rispetto al 3,7% previsto in settembre. Per il 2020 la disoccupazione è attesa al 3,5%, per il 2021 al 3,6% e per il 2022 al 3,7%.

Una decisione, quella sui tassi, attesa dagli analisti e dal mercato. Wall Street, infatti, prosegue in cauto rialzo, confermando l’impostazione prudente dell’avvio. Il si ferma a 27.881,72 punti; sulla stessa linea, resta piatto lo , con chiusura su 3.137,86 punti. In frazionale progresso il (+0,41%); consolida i livelli della vigilia lo (+0,18%).

In luce sul listino nordamericano S&P 500 i comparti (+0,60%), (+0,48%) e (+0,43%).

Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, (+1,13%), (+0,69%), (+0,66%) e (+0,63%).

I più forti ribassi, invece, si verificano su , -1,80%, penalizzata da un outlook debole sulle vendite.

Giù anche , che registra un ribasso dell’1,20%. Sottotono che mostra una limatura dello 0,75%.

Sul podio dei titoli del Nasdaq, (+3,56%), (+3,43%), (+3,35%) e (+3,24%).

Debole , -2,08%. Seduta negativa per , che mostra una perdita dell’1,71%.

Sotto pressione , che accusa un calo dell’1,62%.

Scivola , con un netto svantaggio dell’1,52%.

(Foto: Stefan Fussan)


Fonte: https://quifinanza.it/finanza/feed/

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