(Teleborsa) – Oltre il 70% di chi riceve il reddito di cittadinanza non avrebbe diritto al sussidio. Ad affermarlo è il viceministro dell’Economia, Massimo Garavaglia, in un’intervista a ItaliaOggi. Garavaglia spiega che “il dato è ancora grezzo” ma dalle prime rilevazioni in seguito ai controlli della Guardia di Finanza su chi lo riceve, sembra che “gran parte di coloro ai quali è stato erogato il reddito di cittadinanza risulti non titolare”. “Questo vuol dire – ha aggiunto il viceministro – che si può intervenire aumentandolo per chi ha veramente bisogno” sottolineando che “mancano ancora i decreti attuativi che consentono ai comuni di chiamare i beneficiari del reddito di cittadinanza per prestare servizi socialmente utili”.
Parole contro le quali si è scagliato il Movimento 5 stelle la cui replica non ha tardato ad arrivare. “Il reddito di cittadinanza è una misura che difendiamo con tutte le nostre forze. Una misura che ha ridato dignità alle persone e che assicura la tenuta sociale del paese – ha risposto su Fb il M5s –. Oggi il forse ex sottosegretario a corrente alternata Garavaglia (non abbiamo ancora capito se la Lega ha ritirato i suoi ministri o meno) dice che il 70% di queste famiglie non ha diritto al reddito. È la più grande cretinata mai sentita!”.
Il M5s ha ricordato che “905.000 famiglie oggi possono guardare al futuro con la prospettiva di uscire da una condizione di difficoltà” assicurando che “sono persone che hanno pienamente diritto” e che “i controlli sono stati rigorosi e l’Inps controlla continuamente la platea”. Parlando di numeri il M5s ha ricordato che su “1,4 milioni di domande presentate” sono state “accettate ad oggi 905 mila; 32 mila decadute (isee variato, variazione nucleo familiare); 1025 le rinunce” mentre “i lavoratori in nero percettori del reddito scoperti all’Ispettorato Nazionale del Lavoro sono stati 185”.