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Porti, inaugurato in Liguria “Vado Gateway”

(Teleborsa) – E’ stato inaugurato oggi il nuovo terminal portuale di Vado Ligure, nel savonese, che aggiunge un pezzo importante alla costruzione delle infrastrutture marittime della Liguria.

“Vado Gateway”, il terminal gestito da APM Terminals Vado Ligure, è una maxi piattaforma per container, una delle più grandi realizzate negli ultimi dieci anni in Italia, legata soprattutto al colosso danese Maersk. Il controllo di APM Terminals Vado Ligure è per il 50,1% della società olandese APM Terminals, espressione dell’armatore Maersk, e per il 49,9% di una cordata cinese formata da Cosco Shipping e dal porto di Quindao. L’opera ha richiesto un investimento di 450 milioni di euro, di cui 180 approntati da APM Terminals (dei quali 43 milioni in regime di project financing).

L’infrastruttura è stata commissionata dall’Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale, che ne affiderà la gestione ad APM Terminals per 50 anni. Erano presenti all’inaugurazione il Presidente dell’Autorità portuale Paolo Emilio Signorini, Il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti, il sindaco di Vado Ligure Monica Giuliano, il CEO di di Apm Terminals Morten H. Engelstoft ed il managing director e Ad di Apm Terminals Vado Ligure Paolo Cornetto.

“La piattaforma logistica più importante d’Italia, la Liguria, si arricchisce di un altro ulteriore pezzo. I numeri ci dicono che i nostri porti sono tutti in crescita, sia nelle merci che nei passeggeri”, ha detto il governatore Giovanni Toti.

“Questo è un sistema portuale che si avvia ad avere 3 grandi full container terminal, un unicum nel Mediterraneo. Quello che vediamo qui oggi forse e’ il più avanzato nel West Med, fatto dai più grandi operatori mondiali dello shipping e della terminalistica”, ha affermato il Presidente dell’Autorità portuale Paolo Emilio Signorini.

L’inizio vero e proprio dell’operatività del terminal in realtà avverrà solo fra un paio di mesi, nel frattempo, proseguirà l’attività di formazione dei 240 addetti (esclusi quelli dell’indotto), che dovranno confrontarsi con un porto di carico e scarico completamente automatizzato e governato da una “control room” sul modello dei grandi porti del Sudest Asiatico.

Il sottosegretario alle Infrastrutture, Salvatore Margiotta, ha spiegato che “il 40% delle movimentazioni avverrà tramite infrastrutture ferroviarie” mentre “rimangono da potenziare una serie di opere di tipo stradale”.


Fonte: https://quifinanza.it/finanza/feed/

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