(Teleborsa) – “Il fulcro sono i genitori e l’educazione alla genitorialità, di conseguenza il beneficiario è anche il bambino”. Tatyana Crespolini, Responsabile Area Corporate Mission Bambini Onlus, in occasione dell’inaugurazione del nuovo centro “Ora di Futuro” creato presso la Scuola dell’infanzia il Trenino di Open Group, a Bologna, spiega a Teleborsa quali attività verranno realizzate in concreto a sostegno delle 25 famiglie e degli oltre 40 bambini di fascia 0-6 anni inclusi nel progetto sostenuto da Generali.
“Partire dal benessere dal bambino per arrivare al benessere di tutta la famiglia”, questo l’obiettivo che la Mission Bambini Onlus – come sottolinea Crespolini – persegue. Tra le attività proposte, continua la Responsabile, “sono previsti laboratori esperienziali, percorsi di orientamento e attività di counseling one to one con pedagogisti e psicologi a sostegno di genitori che hanno piccole o grandi fragilità non solo economiche ma anche psicologiche”.
Oggi qui a Bologna viene aperto il quinto centro che voi, come Mission Bambini Onlus, supportate. Quali sono le attività che vengono svolte in questa struttura?
Questo centro di Bologna è nato sempre partendo dal progetto “Ora di Futuro” per cui il fulcro sono i genitori e l’educazione alla genitorialità, di conseguenza il beneficiario è anche il bambino. Qui stiamo sostenendo famiglie con bambini in fascia 0-6 anni attraverso diverse attività che vedono come obiettivo principale il coinvolgimento dei genitori nell’educazione e nel divertimento del bambino stesso. Con questo obiettivo sono stati creati dei laboratori esperienziali attraverso i quali i genitori partecipano insieme ai propri bambini, ad altri bambini e ad altri genitori, ad attività che vengono poi studiate a tavolino dai pedagogisti e dagli psicologi del centro. Ciò viene fatto affinché il genitore, attraverso questa esperienza, crei un rapporto speciale e dedichi del tempo prezioso ai propri bambini. Si tratta di attività concepite per poi essere ricreate anche a casa in modo tale che i genitori abbiano l’opportunità di dare continuità a questo tipo di spazio e tempo dedicato ai propri figli. Spesso si tratta, infatti, di famiglie che hanno piccole e grandi fragilità che insieme cerchiamo di risolvere. Vengono, inoltre, fatte attività di counseling one to one con pedagogisti e psicologi a sostegno di genitori che hanno, come dicevo, delle fragilità più o meno grandi. Non tutti abbiamo le stesse risorse, non solo economiche ma anche psicologiche, per affrontare determinate situazioni ed è per questo che li supportiamo. Abbiamo previsto anche dei percorsi di orientamento perché, spesso, la stessa città offre delle opportunità e dei servizi ma non tutti hanno la possibilità di essere informati a riguardo. Seguendo i genitori in questo percorso permettiamo, quindi, loro di riuscire a fruire di tutti i servizi già esistenti oltre a quelli che grazie a Generali riusciamo a implementare.
Qui a Bologna quante famiglie, e di conseguenza quanti bambini, supportate?
Il progetto è partito per 25 famiglie e più di 40 bambini di fascia 0-6 anni. In realtà con questi laboratori eventi che abbiamo creato abbiamo raggiunto molte più famiglie, quasi 180, e di conseguenza anche i fratelli dei bambini e magari anche i parenti che sono venuti a seguire i corsi. Nell’ambito di questi progetti la nostra attenzione si rivolge, infatti, anche ai tanti beneficiari indiretti. Siamo convinti che, nel momento in cui una famiglia, un genitore, si porta a casa un’esperienza e un know how può trasmetterlo non solo al figlio appartenente alla categoria 0-6 ma anche al fratello, al cuginetto, ai nonni, che magari insieme partecipano imparando così, poi, a muoversi in un determinato modo anche in famiglia.